Firenze. Presso il Museo di San Marco, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), ha restituito agli eredi della famiglia Rucellai, il dipinto olio su tela del XVI sec., raffigurante il “Rogo del Savonarola in Piazza della Signoria”, sottratto, nella notte tra il 10 e l’11 maggio 1989, unitamente a numerose opere d’arte. Il bene fu ritrovato nell’ottobre del 1995 dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico (oggi Tutela Patrimonio Culturale) di Firenze, otto mesi dopo la sua istituzione, nella residenza di un privato pratese, risultato poi possessore in buona fede.
Le indagini, tra l’atro, inizialmente avviate dal Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico di Roma, avevano già portato, nel 1991, al recupero di 6 sedie del XVIII sec., provenienti dal medesimo furto, individuate in un catalogo di una casa d’aste toscana.
Gli ulteriori sviluppi investigativi condotti, questa volta dai militari del neo Nucleo di Firenze e coordinati dalla Procura di Prato, permettevano di accertare che il dipinto sequestrato, prima di entrare nella disponibilità del collezionista di Prato, era stata oggetto di almeno tre cambi di proprietà, tra cui il titolare della medesima casa d’aste, dove l’opera venne acquistata per 280 milioni delle vecchie lire.
La vicenda dopo un lungo iter giudiziario caratterizzato da ricorsi discussi anche innanzi alla Suprema Corte di Cassazione e l’archiviazione del procedimento penale, si è conclusa, in sede civile, con un ordinanza emessa dal Giudice per l’Esecuzione del Tribunale di Prato che ha disposto la restituzione del dipinto agli eredi della famiglia Rucellai.
Il dipinto, di grande pregio storico e artistico, che rappresenta l’esecuzione del Domenicano e di due suoi confratelli, avvenuta all’alba del 23 maggio 1498, deriva da un noto originale esposto al Museo San Marco di Firenze, attribuito alla bottega di Francesco Rosselli, di cui sono conosciute anche altre versioni, sia su tavola che su tela. L’autore del dipinto è sicuramente un artista fiorentino, non ancora identificato, probabilmente della seconda metà del ‘500. Il quadro, rimasto custodito per 23 anni nel caveau del Nucleo di Firenze, è stato restituito, alla presenza del Direttore del Polo Museale Fiorentino, dott. Stefano Casciu, nel corso di una cerimonia all’interno del Museo di San Marco di Firenze dove è tuttora esposto un originale e dove lo stesso Savonarola fu Priore.
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