Modena. Lo scorso 15 marzo, presso il Palazzo Comunale, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Modena, Dottoressa Lucia Musti, del Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri, Tenente Colonnello Stefano Nencioni e della Direttrice dei Musei Civici, Dottoressa Francesca Piccinini, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, ha riconsegnato al Sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli, la statuetta egizia “Ushabti” in faïence, risalente al VI sec. a.C. Il prezioso reperto era stato trafugato il 28 dicembre 1964 dal locale Museo Civico.
L’eccezionale recupero scaturisce dall’esito di un accurato controllo effettuato dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, mediante la comparazione dell’immagine della statuetta messa in vendita presso una casa d’aste toscana, con quella inserita nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo, gestita dallo speciale reparto dell’Arma dei Carabinieri.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena e i minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, condotti con l’attivo contributo fornito dai responsabili dello stesso Museo, hanno permesso di confermare con assoluta certezza che la preziosa statuetta, pronta per essere commercializzata all’estero, fosse proprio quella trafugata a Modena oltre 54 anni fa, tanto da permettere agli stessi Carabinieri di eseguirne il sequestro.
La statuetta egizia sarà collocata nei locali del Museo Civico Archeologico di Modena e andrà ad arricchire la mostra intitolata “Storie d’Egitto – La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena”. L’evento, inaugurato lo scorso 16 febbraio 2019 e dedicato all’esposizione integrale della raccolta egizia del Museo formatasi alla fine dell’Ottocento, sarà fruibile al pubblico fino al 7 giugno 2020.
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