Furti e restituzioni di beni librari. Stavolta tocca alla Croazia
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) restituisce alla Croazia un prezioso volume edito nel XVII secolo e conservato a lungo nella Biblioteca Universitaria di Zagabria, da cui era stato rubato 36 anni fa
Roma. In data odierna, presso la sede dell’Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia, il Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, ha restituito all’Ambasciatore S.E. Jasen Mesić il volume “Hevelii Johannis Selenographia” – Gedani 1647, rubato il 5 ottobre 1987 dalla Biblioteca Universitaria di Zagabria.
Il volume, nella disponibilità di un ricettatore della provincia di Frosinone, è parte di numerosi libri sequestrati dal personale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata all’identificazione dei ricettatori di beni, provento dei furti in danno di biblioteche statali ed istituti religiosi nazionali ed esteri.
L’indagine ha permesso di ricostruire il percorso di questa e di diverse altre opere librarie, dal furto alla commercializzazione nei mercati antiquariali della provincia di Roma (soprattutto in quello capitolino di Porta Portese) e anche attraverso varie piattaforme Internet, dedicate alla vendita di libri antichi.
Grazie alla comparazione delle immagini del bene recuperato con quelle censite nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati al mondo di opere d’arte rubate gestita dal Comando Tpc, gli investigatori sono giunti immediatamente all’individuazione del libro il cui furto, segnalato dalle Autorità croate all’Italia corredato degli elementi identificativi dell’opera, risultava censito e lo rendeva oggetto di ricerca.
Le preziose informazioni contenute in Banca Dati hanno consentito, sebbene a distanza di oltre trent’anni, il riconoscimento del bene sottratto, ormai creduto disperso, che farà finalmente ritorno a casa.
La restituzione odierna dimostra l’importanza dello scambio di informazioni tra Forze di polizia di diversi Paesi, attraverso un sistema consolidato di cooperazione internazionale in grado di contrastare efficacemente i crimini in danno del patrimonio culturale.
Mercoledì 03 luglio 2019
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.