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La Real Cantina Borbonica di Partinico: stato dell'arte e istruzioni a ostacoli per una visita guidata

(Tempo di lettura: 6 minuti)

«Nella Sicilia della prima metà dell’Ottocento, dove la nobiltà latifondista è refrattaria alle innovazioni ed il popolo si trova occupato a risolvere seri problemi di sopravvivenza, la Real Cantina di Partinico appare come un modello trainante per il futuro sviluppo economico del territorio». Costruita per volere e visione di Ferdinando I re delle Due Sicilie, il territorio partinicese era vocato alla viticoltura fin dal Quattrocento. Misure igieniche che compromettevano la salute sia degli abitanti che dei consumatori, imperizia nel processo di vinificazione e incompetenza in quello di conservazione avevano impedito, fino ad allora, di produrre un vino degno di essere bevuto, commercializzato ed esportato. Il progetto di recupero borbonico della tradizione si innestò su strumenti e metodi innovativi che seppero risollevare la produzione e restituire qualità e valore al prodotto. Almeno fino alla permanenza di Ferdinando I in Sicilia.

Passata di mano ad amministratori e campieri il periodo d’oro della Cantina iniziò progressivamente a consumarsi in vicissitudini, dissesto finanziario, varie ed improprie destinazioni d’uso, compresa – pare – quella di luogo dove Cosa nostra si riunisse e si nascondeva, tra gli anni Sessanta e i primi anni Novanta, utilizzando anche i cunicoli sotterranei che dalla Cantina conducevano in salvo, in caso di fuga. Indisturbatamente e in abbandono fino al 1997, quando il Comune di Partinico racimola risorse sufficienti per l’acquisto e con i fondi del P.O.R. Sicilia/2006 ne finanzia un massiccio restauro, di circa 5 milioni di euro, che avviene tra aprile 2005 e gennaio 2008. Il Museo delle Tradizioni Storiche, Culturali ed Agricole nella Real Cantina Borbonica inaugura nel dicembre 2008 alla presenza di Vittorio Sgarbi.

«La situazione attuale del territorio, ancor più che nel passato, rende la Real Cantina posto privilegiato, per la sua vicinanza all’Autostrada, all’aeroporto Falcone e Borsellino, per le bellezze naturali e culturali dei luoghi, per le tradizioni enogastronomiche e non ultima per la posizione di centralità della Sicilia e nel Mediterraneo.

Non quindi un museo di concezione tradizionale, cioè statico contenitore, ma centro propulsore di iniziative culturali e di sviluppo economico, al fine di ottimizzare le nostre risorse architettoniche, naturali, economiche ed umane.

Sono queste le sfide e gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere nell’assolvimento del nostro mandato.» Salvatore Lo Biundo, già Sindaco di Partinico per 9 anni, concludeva così, ad aprile 2009, il suo contributo nella brochure e nella pubblicazione della Real Cantina Borbonica.

Indisturbatamente, restaurata e presidiata, la Cantina non decolla. Anzi, dopo una valutazione degli ingressi – tra i 50 e i 100, annui – in rapporto alle 6 unità di personale a disposizione del bene, l’Ing. Maurizio Agnese, Commissario straordinario con i poteri della Giunta municipale, firma la delibera n. 111 del 20 dicembre 2017 avente per oggetto “Modifica modalità di accesso alla Real Cantina Borbonica”1. Una scelta amministrativamente ed economicamente ponderata che determina l’inizio della procedura di visita su prenotazione. C’è chi però descrive la scelta come «un monumento alla cattiva gestione della cosa pubblica, considerando l’apertura di un Bene Culturale solo dall’aspetto di una economicità di gestione che è gravissima arretratezza di pensiero. Un Bene per rimanere vivo deve essere aperto, quando è chiuso, o aperto su prenotazione, muore2». Il segno di un degrado inarrestabile.

In questi giorni, a distanza di 19 mesi dall’immediata esecutività della delibera, abbiamo provato a verificare il funzionamento del sistema di prenotazione e lo stato di salute della Real Cantina Borbonica. Ci siamo fatti un giro sul portale istituzionale del Comune di Partinico e nella sezione “Aree tematiche” alla voce “Chiese, edifici e parchi” il primo sito che spunta è proprio la Cantina che rimanda ad una scheda dedicata contenente diverse note storiche, un video postato su Youtube l’8 aprile 2008 con 6.924 visualizzazioni al 16 luglio 2019 e l’indirizzo del portale www.realcantinaborbonica.it. Della galleria fotografica appare solo la cornice di otto riquadri.

Fig. 1 – Sito istituzionale del Comune di Partinico
Fig. 2 – Dettaglio del sito istituzionale

Il portale dedicato non è raggiungibile.

Fig. 3 – Sito dedicato della Real Cantina Borbonica

Su Facebook è “attiva” solo una pagina non ufficiale che accoglie un commento sulla infelice situazione: «Perennemente chiusa. Un autentico oltraggio al turismo locale». Nazionale e internazionale, anche.

Fig. 4 – Il profilo Facebook

Dall’immagine dell’avviso, contenuta nell’articolo di Andrea Catalfio, siamo risaliti al numero di telefono, al fax e all’indirizzo email – solo PEC – dell’Ufficio Promozione Culturale Turismo e Spettacolo. Essendo domenica, alle 17:58:56 del 14 luglio, abbiamo inviato una PEC, per sondare la disponibilità.

Fig. 5 – PEC n. 1

Di buon’ora, lunedì abbiamo ricevuto gentile riscontro telefonico circa la possibilità di effettuare già nella mattina di martedì 16 luglio, previo ulteriore conferma telefonica e bonifico anticipato del versamento del biglietto. Nel primo pomeriggio l’accordo era stato raggiunto e il pagamento effettuato. Dopo tre telefonate e una PEC ricevute, tre PEC (disponibilità, conferma, trasmissione ricevuta bonifico) inviate e un bonifico effettuato. Alla luce dei fatti possiamo certificare aspetti già positivi e altri da migliorare.

I punti forti: la cordialissima e puntale tempestività delle rispondenti all’Ufficio competente e la preziosa e calorosa disponibilità delle risorse sul sito. Si avverte una generale affezione e una autentica adesione al progetto di valorizzazione che non solo comprende la Real Cantina Borbonica ma anche lo spazio museale dedicato ai pupi di Nino Canino, curato dalla figlia Laura, e quello dei pupi di Vincenzo Garifo, questi gestiti interamente a titolo volontaristico.

I punti deboli[ssimi]: la totale assenza di strumenti digitali di esistenza e conoscenza della Cantina e il paradosso di un’eccessiva burocratizzazione digitale – PEC e bonifico anticipato – della procedura di prenotazione che si possono configurare come ostacoli alla valorizzazione e all’incontro con il pubblico.

Nonostante ciò la Real Cantina è un autentico gioiello, unico del suo genere, di architettura borbonica. Ospita eventi istituzionali e culturali, convegni, matrimoni. Ma, a distanza di oltre dieci anni, le sfide e gli obiettivi definiti da Lo Biundo appaiono ancora lontani dalla loro matura realizzazione.

Real Cantina Borbonica
Via Principe Umberto, 312 – 90047 Partinico (PA)
Biglietto di ingresso: 6 euro a persona
Durata della visita (effettuata alle ore 11:30 del 16 luglio 2019): 1 ora e mezza
Per prenotazioni: telefono 091.8901146 e fax 091.8900084 (dal lunedì al venerdì 09:30 – 13:00, il mercoledì 09:30 – 13:00 e 16:00 – 18:00), oppure settorepromozioneculturale@pec.comune.partinico.pa.it

Note
1 Delibera n. 111 del 20 dicembre 2017

2Antonio Catalfio, Partinico degrado inarrestabile: chiude al pubblico la Cantina borbonica, www.ilvespro.it, 5 gennaio 2018, http://www.ilvespro.it/2018/01/05/partinico-degrado-inarrestabile-chiude-al-pubblico-la-cantina-borbonica/.

sdr
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