A Parigi, nella sede dell’Unesco, dove sarà visitabile fino al 17 ottobre, si è aperta ieri una mostra sui capolavori d’arte ritrovati, in mezzo secolo di attività, dal nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. All’inaugurazione dell’esposizione ‘Tesori ritrovati, l’arte di salvare l’arte’ sarà presente la direttrice generale dell’Unesco, Andrey Azoulay, il Rappresentante Permanente d’Italia all’UNESCO Massimo Riccardo e il Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Gen. Roberto Riccardi. La mostra farà tappa in seguito anche alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York e a Pechino.
L’Italia è tradizionalmente impegnata nella gestione e tutela del patrimonio culturale ed è stata la prima a sollevare la necessità di un rinnovato impegno della comunità internazionale per la protezione del patrimonio in aree di crisi o altre situazioni di rischio. Nel quadro della coalizione Unite4Heritage (U4H) lanciata nel 2015, ha presentato i testi delle risoluzioni che hanno condotto all’adozione in ambito UNESCO della Strategia per la protezione della cultura e la promozione della diversità culturale. In tale contesto, ha costituito nel 2016 una Task Force nazionale U4H, i “caschi blu per la cultura”, composta da Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) e esperti civili, che è stata messa a disposizione dell’UNESCO per interventi di protezione del patrimonio culturale in situazioni di crisi. Personale della Task Force è già stato impegnato in Iraq in trenta distinte attività di formazione a favore di unità del Ministero degli Interni e del Ministero della Cultura e delle Antichità iracheni, formando più di 850 unità e oggi sta continuando ad operare in missioni di lunga durata a Baghdad ed Erbil.
A pochi mesi dalla sua istituzione, la Task Force italiana è stata chiamata a intervenire in Italia centrale nelle località colpite dal terribile terremoto avvenuto nel 2016, nonché nell’isola di Ischia a seguito del sisma verificatosi nell’agosto del 2017. L’impegno del team è stato finalizzato a mettere in sicurezza beni culturali provenienti da chiese, musei, palazzi pubblici o abitazioni pericolanti o parzialmente distrutti, a rischio di ulteriore danneggiamento, ad individuare luoghi sicuri per depositare tali beni e a coordinarne il trasporto. La task force svolge attività investigative finalizzate all’individuazione degli autori dei reati commessi in danno del patrimonio culturale e al recupero dei beni illecitamente sottratti, anche esteri; monitora i siti archeologici terrestri e marini, nonché le aree di interesse paesaggistico e i siti ‘Patrimonio Mondiale’ dell’UNESCO; controlla le attività commerciali di settore e la compravendita di beni culturali, verifica le misure di sicurezza anticrimine di musei, biblioteche e archivi; gestisce la ‘Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti’ .
(Fonte: Farnesina)
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