Hanno fatto la loro comparsa nelle edicole d’Italia il 15 marzo 2019. Lanciate da un’accattivante campagna social, sui canali Facebook e Instagram, il primo album e le figurine degli Artonauti erano già un must have, tra gli “addetti ai lavori” e gli appassionati di arte, prima ancora iniziasse la raccolta.
Immaginato come un viaggio nel tempo alla scoperta della storia dell’arte, il progetto si componeva di 66 pagine, 216 figurine e 25 coppie di Twin Cards, 28 illustrazioni e 65 opere d’arte, 20 quiz, indovinelli e due pagine di giochi. Dalla preistoria delle pitture rupestri a Gauguin, passando per l’antica Grecia, i mosaici di Ravenna e i maestri senza tempo come Giotto e Botticelli, Leonardo e Michelangelo, Raffaello e gli impressionisti; protagonisti di questa avventura il setter Argo, nome in codice OO Setter, e due bambini, Morgana e Ale.
Ma chi sono “i tour operator”, le menti milanesi dietro a questa operazione culturale nazionale? Daniela Re, insegnante, mediatrice culturale ed esperta in riabilitazione cognitiva, e Marco Tatarella, da 11 anni alla guida di una casa editrice che si occupa di libri d’arte e architettura, di periodici di musica e di servizi editoriali. Fondatori di Wizart S.r.l., un’impresa sociale no profit, con Artonauti hanno vinto la quarta edizione del bando iC – Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.
«Vogliamo che i bambini crescano con la bellezza negli occhi e nel cuore. Progettiamo strumenti educativi per rendere l’arte accessibile a tutti», scrivono. Si ispirano a Maria Montessori, Bruno Munari e Loris Malaguzzi.
Doveva essere un viaggio per bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni, si è rivelato un fenomeno intergenerazionale: basta fare un giro sui social per testare la febbre della caccia e il polso dell’entusiasmo tra gli adulti. Oltre alla pagina ufficiale1 sono nati su Facebook dei gruppi di scambio figurine, costituiti da circa 5.300 membri e frequentati da “diversamente adolescenti”, mamme e papà, ma non solo genitori, che, tra cerco e offro, sono alla ricerca delle immagini per terminare il proprio album o quello dei propri figli. Su Ebay sono disponibili figurine singole, box o veri e propri set completi; mentre su Twitter la fanno da padroni l’euforia e l’apprezzamento per il progetto più che “l’isteria” da raccolta.
Non di soli elogi si è però caratterizzata l’accoglienza riservata agli Artonauti: realizzazione grafica elementare, difficoltà nell’attaccare con precisione le figurine, distribuzione nelle edicole a macchia di leopardo2, queste le critiche più gettonate. Critiche che però non hanno arrestato il successo e la validità del progetto, riconosciuti anche da Artribune3, che ha raggiunto la quarta ristampa del primo album e l’uscita di un album deluxe cartonato in edizione limitata a 1.111 copie.
Dopo una pausa di alcuni mesi, il 13 dicembre 2019 gli Artonauti sono tornati in edicola con “Il Novecento: alla ricerca dei tesori rubati”. Un nuovo viaggio di 116 pagine, 324 figurine «da attaccare con cura» – specificano gli autori – e 25 coppie di Twin Cards (oltre alle coppie speciali dorare), 15 tavole di illustrazione e 112 opere d’arte da ricostruire, 24 indovinelli e rebus, quiz e 7 QR code per accompagnare Argo, Morgana e Ale in missione speciale: “Salvare le opere d’arte durante un conflitto mondiale, sotto i bombardamenti aerei”. Insieme a loro, in questa impegnativa operazione, la nonna Artemisia e i Monuments Men: uomini e donne di quattordici nazionalità diverse che, a rischio della propria vita, misero in salvo i più grandi tesori dell’arte e della civiltà dalla distruzione del secondo conflitto mondiale e dalle razzie dei generali e ufficiali nazisti.
«Questo album è in memoria di Khaled al-Asaad, archeologo siriano ucciso nel 2015 per aver cercato di proteggere i tesori della sua città, Palmira»; ed è un omaggio ai Monuments Men che Robert M. Edsel4 raccontò nel successo editoriale del 2009, da cui nel 2014 è stato tratto il film diretto ed interpretato da George Clooney.
Arte salvata e “arte degenerata” o “Entartete Kunst” in tedesco: in questa seconda raccolta sono presenti anche gli artisti vittime di censura da parte del regime nazista. Matisse e i Fauves, Munch e Marc, Kandinsky e Chagall, Picasso e Mondrian, e molti altri.
L’impostazione grafica è in continuità con la precedente raccolta, tuttavia è migliorato il taglio delle figurine: la rifilatura ne rende più facile l’applicazione. Prosegue la progettualità mirata agli insegnati e dedicata alle scuole. La novità, oltre all’indubbio arricchimento del progetto, è il concorso a premi “In viaggio con gli Artonauti”: all’interno di fortunati pacchetti di figurine sono nascosti dei Golden Ticket validi per una visita a una città d’arte, a un museo o un tour esperienziale alla scoperta delle bellezze di una città italiana. 21 tagliandi per un montepremi totale di 10.900 euro.
«In tempo di guerra, quando i pensieri degli uomini dei Paesi in conflitto sono tutti protesi alle battaglie da vincere e ai timori che ne conseguono, all’odio, al sangue e alla morte, può apparire incoerente e fuori luogo che i comandanti degli schieramenti avversi si preoccupino della cultura e delle belle arti. Eppure, sia nello schieramento nazifascista, sia in quello alleato, forse per la prima volta nella storia, vi furono uomini con il solo compito di impedire che il patrimonio e la cultura delle nazioni finissero a brandelli nella devastazione bellica. L’Italia fu la prima a conoscere quegli uomini, la cui missione era prendersi cura del suo patrimonio culturale e artistico in tempo di guerra»5.
Non chiamatele “solo figurine”.
Note
1 24.896 fan al 21 gennaio 2020.
2 Risolvibile con l’acquisto online direttamente sul sito.
3 Marco Enrico Giacomelli, I 20 migliori libri d’arte usciti nel 2019, Artribune, 24 dicembre 2019.
4 Lo scrittore statunitense e la Monuments Men Foundation – For the Preservation of Art di Dallas hanno collaborato alla realizzazione di questo secondo album.
5 Capitano Deane Keller, ufficiale della Monumenti, in Robert M. Edsel, Monuments Men: Missione Italia. La sfida per salvare i tesori dell’arte trafugati dai nazisti, Sperling & Kupfer, 2014, p. XXI.
Dopo la laurea a Trento in Scienze dei Beni Culturali, in ambito storico-artistico, ho “deragliato” conseguendo a Milano un Perfezionamento in Scenari internazionali della criminalità organizzata, un Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione a Pisa e un Perfezionamento in Arte e diritto di nuovo a Milano. Ho frequentato un Master in scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino. Colleziono e recensisco libri, organizzo scampagnate e viaggi a caccia di bellezza e incuria.