Nell’ambito dei controlli predisposti dalla Compagnia di Vittoria, finalizzati a prevenire e reprimere la distruzione dei siti archeologici e al contrasto ai tombaroli, i Carabinieri sono riusciti a bloccare gli scavi clandestini su una necropoli greca, nell’antico territorio della città di Kamarina, un sito di età ascrivibile tra V e III secolo a.C.
Sono stati rinvenuti sparsi sul terreno circostante alcuni frammenti di anfore e vasi, segni evidenti della distruzione in atto. I militari delle Stazioni di Vittoria, Scoglitti, e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, con il supporto di personale specializzato del Comando Tutela Patrimonio Culturale e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno concentrato la loro attenzione su alcuni sospettati e nella mattinata di lunedì 27 u.s. è scattato il blitz durante il quale sono stati sequestrati a seguito di perquisizione:
n. 5 hydrie in ceramica acroma, biansate;
n. 2 olpai in ceramica acroma, monoansate;
n. 8 coppe in ceramica acroma, monoansate;
n. 1 olpe in ceramica acroma, monoansata;
n. 1 brocchetta in ceramica acroma, biansata;
n. 2 ciotole in ceramica acroma, biansate;
n. 1 elemento in terracotta, lacunoso con fori;
n. 2 lucerne in terracotta, lacunose;
n. 3 frammenti ceramici;
n. 18 elementi metallici, di cui n. 6 ghiande missili, un chiodo e n. 11 pesi da telaio;
n. 1 elemento litico circolare;
n. 171 chiodi in bronzo, di cui n. 25 frammentari e n. 146 interi;
n. 4 monete metalliche ossidate (presumibilmente di bronzo, di valore culturale);
n. 2 medagliette metalliche (presumibilmente di bronzo, di valore culturale);
n. 1 foglio in metallo (presumibilmente di bronzo, di valore culturale);
n. 2 bottoncini (di materiale imprecisato, di valore culturale);
2 metal detector marca “white’s” modello “prizm 6 t e marca Deus.
Al termine dell’operazione sono state denunciate in stato di libertà per ricettazione, danneggiamento e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato S. O. 51enne, G. D. 36enne e S.G. 23enne.
Tutti i beni archeologici rinvenuti sono stati messi a disposizione del personale della Soprintendenza di Ragusa per la prevista valutazione tecnico-discrezionale. Le indagini dei Carabinieri sono tutt’ora in corso e suscettibili di ulteriori sviluppi operativi. L’attività svolta si inquadra nell’ambito dei controlli in materia di tutela del patrimonio archeologico che l’Arma dei Carabinieri sta effettuando in tutto il territorio della provincia di Ragusa.
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.