Assente da oltre sessant’anni. I Carabinieri dell’Arte riportano a casa “Santa Lucia”
Dopo numerosi anni di assenza l’opera raffigurante Santa Lucia sarà finalmente restituita alla sua comunità. Domani pomeriggio alle 18, il Tenente Colonnello Carmelo Grasso, Comandante del Nucleo TPC di Ancona, e il Tenente Colonnello Maurizio Biancucci, Comandante della Compagnia Carabinieri di Ascoli Piceno, affideranno l’olio su tela di cm 90×65 a Don Umberto Puglia nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Venarotta (AP).
L’opera, databile intorno al 1833, venne rubata tra gli anni Cinquanta e Sessanta nella Chiesa Santissima Annunziata di Cepparano (frazione di Venarotta, oggi inagibile a causa del terremoto del 2016), ma nessuno ne denunciò la scomparsa. Le ricerche negli archivi parrocchiali, le testimonianze dei fedeli e la divulgazione della foto dell’opera sui giornali e le televisioni hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire il percorso di “Santa Lucia”, ritrovata in un’abitazione privata in provincia di Fermo dai Carabinieri del Nucleo TPC di Ancora e delle Stazioni di Monterubbiano (FM) e Venarotta (AP). I tagli effettuati sui lati della tela mostrano in modo evidente l’asportazione dalla cornice originaria. Nell’archivio della Confraternita del Sacramento di Venarotta è stato trovato un documento del 1833 ove veniva dato incarico ad un pittore di Ascoli Piceno, tale Rinaldo, per l’esecuzione del dipinto di Santa Lucia per una spesa di due scudi. Nella chiesa è presente un altro antico affresco raffigurante Santa Lucia e non è da escludere che il dipinto fosse stato commissionato per preservare la memoria di quell’affresco che si stava deteriorando (foto in basso). Inoltre, alcune signore ottantenni, allora ragazze, ricordavano perfettamente quel quadro, posto in corrispondenza delle scale che portavano alla cripta: la madre di una di queste pregava quell’immagine della martire siracusana perché la santa intercedesse a favore della sorella non vedente.
Valido aiuto alle indagini è stato fornito dalla consultazione della pubblicazione “Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici”, realizzata nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, l’Arma dei Carabinieri e la Conferenza Episcopale Italiana, che concilia le esigenze di protezione dei beni ecclesiastici, colpiti spesso da azioni criminose, e quelle devozionali.
Secondo le disposizioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, l’opera sarà restaurata e custodita nella chiesa parrocchiale di Venarotta in attesa di tornare al suo luogo di origine, la Chiesa della Santissima Annunziata.
(Fonte: Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona).
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