Genova. Falsi Modigliani di Palazzo Ducale: parte il processo
La sede espositiva e tre associazioni di consumatori si sono costituiti parte civile
Ha preso il via il processo per i falsi Modigliani esposti a Palazzo Ducale nel 2017. Sei le persone al banco degli imputati con l’accusa di truffa, falso e contraffazione: Massimo Zelman, presidente MondoMostre Skira organizzatore della mostra; Joseph Guttman, collezionista e proprietario di molte opere sequestrate; Rudy Chiappini, curatore dell’esposizione; Nicolò Sponzilli e Rosa Fasan, rispettivamente direttore e dipendente Skira ed infine Pietro Pedrazzini, proprietario del Ritratto di Chaim Soutine.
Tutto era cominciato nella primavera del 2017 ancora prima dell’inaugurazione della mostra, a seguito della denuncia pronunciata da Carlo Pepi, profondo conoscitore di Modigliani. Alla sua voce si era unita quella di un altro esperto d’Oltralpe, Marc Restellini.
Le perizie svolte in fase di indagine avevano stabilito come 20 delle opere presenti a catalogo fossero, in realtà, dei falsi. Si presume che la finalità dell’illecito fosse quella di rendere autentiche delle opere false per fare in modo che queste acquisissero maggiore quotazione sul mercato, permettendo così ai proprietari di rivenderle a prezzi strabilianti in occasione del centenario della morte di Modì.
Il processo riprenderà il prossimo 5 Marzo 2021.
(Fonte: ANSA).
Esperta di economia e gestione dei beni culturali.