Una virtuosa sinergia in nome dell’arte e per la tutela del patrimonio storico del nostro Paese, soprattutto quello più fragile, frutto di una felice collaborazione tra istituzioni, enti e territori, è l’intervento di restauro del Crocifisso triumphans (fine XII- inizio XIII sec.) della Collegiata di Santa Maria Annunziata a Collevecchio (RI), nell’ambito delle attività di tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Roma e la provincia di Rieti.
L’intervento, da realizzare in somma urgenza, vede impegnata anche la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che sosterrà parte dei costi di restauro dell’opera, che andrà poi ad arricchire il percorso espositivo della grande mostra “Dante. La visione dell’arte” organizzata a Forlì, nei Musei San Domenico, dal 1° aprile all’11 luglio, dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e dalle Gallerie degli Uffizi, nell’ambito delle celebrazioni dantesche promosse dal Ministero della Cultura. Un racconto a 360 gradi della figura del Sommo Poeta, nel 7° centenario della sua morte, scandito da 300 opere, dal Medioevo al Novecento.
Il progetto nasce da un’idea di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, e di Gianfranco Brunelli, direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Curatori della mostra sono il prof. Antonio Paolucci e il prof. Fernando Mazzocca, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico.
Il Crocifisso, di proprietà della Diocesi Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto, è stato rimosso dalla chiesa di Collevecchio, resa inagibile dal sisma del 2016, grazie alla preziosa collaborazione della squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento territoriale di Poggio Mirteto, sotto la supervisione della Soprintendenza diretta da Paola Refice.
Il restauro è programmato nei prossimi giorni a Rieti, presso alcuni spazi messi a disposizione dalla Fondazione Varrone, che si è dimostrata ancora una volta sensibile alle esigenze conservative del patrimonio culturale del territorio. I lavori, effettuati dalla restauratrice Anna Paola Salvi, saranno diretti dal funzionario storico dell’arte Giuseppe Cassio.
(Fonte: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale).
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