Il Ministero della Cultura procederà all’acquisto in via di prelazione del casale medievale di 400 metri quadrati sull’Appia Antica, che sorge sui resti di una villa romana con terme. Sono ancora visibili la cisterna e dei mosaici di grande valore raffiguranti tritoni e scene marine.
L’edificio si trova all’altezza della Chiesa del Domine Quo Vadis, a 2 km dalla porta che segna l’inizio della via Appia Antica, Porta Capena. Si trova quindi in una posizione strategica per il Parco Archeologico dell’Appia Antica, sotto il quale cadrà la gestione della villa. Lì si potrebbe creare un centro di accoglienza e di servizi per i visitatori.
Sul podere gravava un vincolo archeologico dal 1980. Era stata messa all’incanto nel 2014 con una base di 5 milioni e 250 mila euro, ma l’asta era andata deserta. Il MiC procederà all’acquisto impegnando 1 milione e 750 mila euro.
Dalle nostre fonti risulta che il 17 marzo il segretario generale del MiC, Salvo Nastasi, abbia firmato una lettera in cui si invita la Direzione Generale delle Belle Arti e del Paesaggio a confermare finalmente al Parco Archeologico dell’Appia Antica la disponibilità economica necessaria per procedere all’acquisto.
Dottoressa in Economia e Politiche della Cultura presso l’Università di Torino.
Junior project manager presso CCW – Cultural Welfare Center.