Napoli. Restituite due lesene marmoree rubate nel ‘91
Due lesene in marmo policromo del Settecento, parte dell’altare maggiore della Chiesa Santa Maria delle Grazie a Caponapoli (NA), sono state consegnate in mattinata presso il Seminario arcivescovile di Capodimonte dal Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, Maggiore Giampaolo BRASILI, al Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Napoli, dott. Adolfo RUSSO.
Le indagini sono state avviate in seguito a mirati accertamenti eseguiti dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, che ha individuato le due lesene in vendita presso una nota casa d’aste genovese. Le successive attività investigative, eseguite dal NucleoTPC di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, hanno permesso di identificare il possessore dei beni, un antiquario della capitale. Il sequestro delle opere e il successivo esame tecnico, effettuato dal funzionario della competente Soprintendenza ABAP per il comune partenopeo, ha confermatoche le due lesene erano effettivamente quelle asportate dal citato altare maggiore nel 1991.
Di fondamentale importanza per la loro individuazione è risultata la comparazione delle immagini con quelle contenute nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del TPC, che ha consentito di identificare l’opera in quelle trafugate dalla Chiesa Santa Maria delle Grazie a Caponapoli.
La restituzione odierna avvalora l’importanza della collaborazione fra i Carabinieri, i responsabili degli Uffici Diocesani e i funzionari delle Soprintendenze, sviluppata anche attraverso la divulgazione della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (oggi Ministero della Cultura), l’Arma dei Carabinieri e la Conferenza Episcopale Italiana, che concilia le esigenze di protezione dei beni ecclesiastici, colpiti spesso da azioni criminose, e quelle devozionali.
(Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli).
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