Nell’anno 2020, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona (TPC), hanno proseguito nelle attività tese al recupero dei beni culturali illecitamente sottratti. L’azione operativa, grazie alla preziosa collaborazione dell’Arma Territoriale, con le Stazioni capillarmente presenti sul territorio, nonché di altri reparti dell’Arma quali Nuclei Elicotteri e Carabinieri subacquei, si è estrinsecata attraverso attività preventive e repressive. Fondamentale strumento di supporto e di analisi per le attività svolte è la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
ATTIVITÀ PREVENTIVA E DI CONTROLLO
- Controllo aree archeologiche: 95 ;
- Controlli aree paesaggistiche: 172 ;
- Controllo esercizi antiquariali: 145 ;
- Controllo mercati e fieri antiquariali: 27.
In diminuzione, seppur di poco, i furti di beni d’arte sia in musei, luoghi espositivi pubblici o privati, luoghi di culto, archivi e biblioteche e luoghi di privati. Infatti, nel 2019 nel territorio di competenza del Nucleo di Ancona si sono registrati 16 furti mentre nel 2020, 15. Tale risultato è il frutto dell’intensa collaborazione instaurata dai Carabinieri con vari soggetti deputati alla salvaguardia e custodia dei beni culturali. Tra questi possiamo ricordare i funzionari delle soprintendenze, la cui collaborazione già attiva si è ulteriormente saldata, formando, secondo le rispettive attribuzioni e competenze, un unico fronte di protezione a favore dei beni culturali. Ci sono poi i responsabili di strutture museali, archivi e biblioteche, nei quali luoghi a seguito delle verifiche da parte dei Carabinieri sono stati innalzati i livelli di sicurezza.Abbiamo anche i responsabili degli uffici beni culturali delle Diocesi, con i quali si sono istaurati frequenti contatti e specifici incontri a cui hanno preso parte i parroci e il personale incaricato della gestione dei beni culturali ecclesiastici. Quindi i sindaci delle città e dei piccoli borghi marchigiani e abruzzesi coi i quali si è istaurato un frequente e positivo dialogo. In ultimo e non per importanza si sottolinea il ruolo fondamentale di molti cittadini che hanno fornito ai Carabinieri un prezioso supporto, soprattutto in fase preventiva.
ATTIVITÀ REPRESSIVA
Le attività di contrasto poste in essere dal Nucleo TPC di Ancona hanno consentito il recupero di 3767 beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, di pregevole fattura, per un valore stimato di euro 2.882.900.
- Persone denunciate a piede libero: 155 di cui 20 per reati in danno del paesaggio;
- Beni recuperati:
- beni antiquariali, archivistici e librari: 603;
- reperti archeologici: 3.131 di cui 1473 interi e 1388 frammenti;
- reperti paleontologici: 42;
- opere d’arte contemporanea contraffate: 6 sequestri.
A seguito di una complessa e prolungata attività investigativa è stata individuata in un giardino privato una scultura in marmo di travertino delle dimensioni di cm 153 X 139, raffigurante un’“aquila imperiale” attribuita allo scultore Mentore Maltoni (Ancona 1894- Ancona 1956). Essa faceva parte, insieme alla sua gemella, del complesso monumentale in onore dell’imperatore Traiano, inaugurato nel 1934 in viale XX settembre.
Subito dopo il Secondo conflitto mondiale le due sculture vennero disperse e di fatto oggi nel sito esiste solo la statua dell’imperatore. L’intensa attività di ricerca portata avanti da questo Nucleo che si è avvalso di storici e giornalisti locali, ha consentito di generare una copiosa documentazione che riconduceva senza ombra di dubbio il bene al monumento. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona, ha emesso decreto di sequestro della scultura che è stata affidata al comune di Ancona e collocata momentaneamente nella civica pinacoteca.
(Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona).
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