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Conclusa l’Operazione Pandora V

(Tempo di lettura: 4 minuti)

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Lione, Francia. Condotta tra l’1 giugno e il 31 ottobre 2020, Pandora V ha visto la partecipazione di operatori delle dogane e forze di polizia di 31 paesi. Durante la fase operativa, decine di migliaia di controlli effettuati in vari aereoporti, porti, confini, case d’asta, musei e residenze private hanno condotto all’apertura di più di 300 indagini e all’arresto di 67 persone.

Data la natura internazionale dei crimini d’arte, le unità di coordinamento operativo, attive h24, sono state gestite da EUROPOL, INTERPOL e World Custom Organization col fine di supportare lo scambio informativo ed effettuare controlli incrociati nelle banche dati internazionali e nazionali

Il coordinamento internazionale è stato svolto dalla Guardia Civil spagnola, supportata da EUROPOL, INTERPOL e WCO. Per l’organizzazione delle attività ascrivibili a PANDORA V è stata utilizzata la piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali, EMPACT.

I risultati

· Nel corso di una sola attività di indagine delle dogane francesi, sono stati sequestrati 27.300 reperti archeologici. Chi custodiva illegalmente gli oggetti è stato arrestato e ora rischia il pagamento di una multa di diverse migliaia di euro o, nel peggiore dei casi, la detenzione;
· Le autorità spagnole hanno sequestrato più di 7.700 opere d’arte come reperti archeologici, monete, sculture e statue, armi, dipinti e archivi musicali, film e fotografie, per un valore di circa 9 milioni di Euro;
· Durante la fase operativa la Guardia Civil spagnola ha portato a termine indagini complesse, che hanno avuto inizio durante l’operazione Pandora III. Una persona è stata arrestata e 94 oggetti rubati in diversi luoghi di culto sono stati recuperati. Un totale di 165.000 Euro in contanti sono stati sequestarti nella casa dell’uomo fermato. Accusato di ricettazione, aveva tentato di vendere online un calice del XVI secolo e un manoscritto con l’Apocalisse del Beato di Liebana;
· Durante le ricerche su Internet, la polizia svedese ha identificato un’opera d’arte popolare rubata in Svezia nel 2019. Nella casa d’asta online coninvolta, gli investigatori hanno scoperto due candelabri del XVII secolo, che erano stati rubati in una Chiesa svedese otto anni fa;
· I Carabinieri del reparto speciale Tutela Patrimonio Culturale hanno sequestrato 2.700 beni d’arte tra cui ceramiche, reperti archeologici, opere d’arte e libri per un valore di 1.155.00 Euro;
· La polizia greca ha arrestato 34 persone e recuperato 6.757 opere d’antiquariato, tra cui ceramiche e oggetti in marmo, 6.452 monete, 5.535 delle quali sequestarte in una solo indagine. In un caso, due greci sono stati arrestati perché stavano tentando di vendere 6 opere in marmo e terracotta per un valore di 150.000 Euro;
· Sono stati sequestrati 50 metal detector, di cui sei nelle aree archeologiche, a dimostrazione della minaccia a cui i siti di interesse culturale sono costantemente esposti;
·Centinaia di granate e altri materiali esplodenti della Seconda Guerra Mondiale sono stati sequestrati dalla polizia della Republica Slovacca. Si tratta di una situazione preocupante dal momento che alcuni di questi esplosivi sono ancora funzionanti e potrebbero quindi costituire pericolo per i civili.

Conclusa l’Operazione Pandora V

Risultati della Cyber ​​Patrol

Nell’ambito dell’operazione Pandora V, la polizia nazionale olandese (Politie) ha organizzato una settimana di ricognizione web della durata di cinque giorni, per monitorare il commercio online. Le forze dell’ordine di 15 paesi, con il supporto di Europol, INTERPOL e WCO, hanno identificato vendite sospette, che hanno condotto all’apertura di 15 nuove indagini.

Coordinamento internazionale

Europol, in qualità di co-leader, ha svolto un ruolo chiave nell’attuazione dell’intera operazione, facilitando lo scambio di informazioni e fornendo supporto analitico e operativo. L’OMD ha anche facilitato lo scambio di informazioni tra diverse agenzie attraverso uno speciale gruppo di utenti creato sulla sua piattaforma di comunicazione, CENComm.

INTERPOL ha conneso i paesi balcanici ed europei partecipanti, facilitando lo scambio di informazioni attraverso il suo sistema di comunicazione sicuro. Un esperto dedicato ha supportato l’intera operazione, effettuando un doppio riscontro all’interno del database delle opere d’arte rubate di INTERPOL, per individuare e identificare gli oggetti rubati e quelli ricercati.

La scorsa settimana, INTERPOL ha annunciato il rilascio di una nuova app, ID-Art, che permette agli utenti di accedere da mobile al suo database delle opere d’arte rubate. L’app consente, inoltre, di creare un inventario delle collezioni d’arte private e di segnalare i siti di interesse culturale potenzialmente a rischio. ID-Art utilizza un software di riconoscimento delle immagini all’avanguardia ed è scaricabile gratuitamente da App Store e Play Store.

I Paesi che paertecipano all’operazione Pandora V sono: Albania, Austria, Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Macedonia del Nord , Montenegro, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia e Regno Unito.

(Fonte: INTERPOL).

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