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Leini, i carabinieri hanno ritrovato una copia di un violino Stradivari, sottratto ben 26 anni fa ad un pensionato durante un furto in un appartamento a Torino (febbraio 2020).

Mette in vendita una chitarra ma è una truffa. Un 45enne di Milano è finito nei guai in quanto ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata nei confronti di un 46enne residente a Schio che si è rivolto prima alla polizia postale e poi ha formalizzato la denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza. Nel corso degli accertamenti è stato appurato che il milanese si era già reso responsabile di fatti analoghi ai danni di altri acquirenti (aprile 2020).

Parma, i poliziotti cercano droga ma in casa trovano un violino Nicolò Amati del 1675 rubato nel 2005 in Giappone (settembre 2020).

In valigia due costosissimi violini italiani: fermato a Malpensa un viaggiatore giapponese. Sequestrati sia gli strumenti musicali del valore di circa 75mila euro che i quattro archetti del valore di 16mila euro(dicembre 2020).

Sono solo alcuni esempi tratti dalla cronaca dell’ultimo anno che testimoniano come anche il settore degli strumenti musicali sia interessato da fenomeni criminosi di differente entità e portata.

Al fine di dare una precisa descrizione del fenomeno e soprattutto di fornire utili consigli ai musicisti, ai collezionisti e agli operatori del settore, si è tenuto il 22 maggio 2021 a Cremona presso l’Academia Cremonensis un Incontro di studio dal titolo Comunicazione & Liuteria che ha visto alternarsi numerosi relatori provenienti dal settore della comunicazione e delle Forze dell’Ordine. Dopo il saluto e la nota introduttiva di Marzia Soldani (Presidente dell’Ordine degli Avvocati), ha fornito una panoramica completa del mondo dell’arte e degli strumenti musicali Marilena Pirrelli (Sole24Ore) focalizzando anche l’attenzione sui dati pre e post Covid. È seguita la relazione di Serena Epifani (The Journal of Cultural Heritage Crime) che ha tracciato un profilo della comunicazione dei beni culturali e musicali da punto di vista criminale: dai furti, alle distruzioni, dai rapporti investigativi alla comunicazione dei ritrovamenti di beni illecitamente sottratti. Tiziana Zanetti (Università degli Studi dell’Insubria) ha rappresentato il mondo della comunicazione dei beni culturali, con particolare attenzione alla liuteria, in ambito accademico e formativo. Rosa Colucci (Rivista Avvocati e INDAC) ha illustrato gli scopi dell’Istituto Nazionale per il Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali che opera in ambito nazionale e mira a promuovere la cultura del diritto dell’arte e dei beni culturali, valorizzare le eccellenze professionali sui territori, mettere a disposizione un patrimonio di competenze e un network di relazioni per favorire la tutela dei beni culturali. Sono seguiti quatro interventi da parte di rapprestentanti delle Forze dell’Ordine che hanno mostrato come la liuteria e il mondo dei beni musicali sia pienamente inserito nell’attività di prevenzione e di contrasto al traffico illecito dei beni culturali: Corrado Catesi (INTERPOL) ha illustrato le possibilità che l’app ID-Art, un data base contenente oltre 52.000 beni e reso recentemente disponibile al pubblico, potrà prevenire illeciti o incauti acquisti da parte di musicisti di beni rubati; Lisa Di Berardino (Polizia Postale e delle Comunicazioni) ha illustrato il fenomeno delle frodi sul web, in aumento anche nel settore dei beni musicali, fornendo preziosi suggerimenti di prevenzione ai liutai e ai musicisti; Francesco Provenza (Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale) ha relazionato sull’attività del Nucleo della Lombardia con esempi riguardanti i beni musicali; Giovanni Gervasi (Guardia di Finanza) ha esposto la situazione relativa alla circolazione dei beni musicali facendo riferimento ad aspetti doganali che hanno, anche recentemente, interessato il comparto liutario. Sono seguite le relazioni di Graziano Beluffi (Conservatorio Statale di Musica di Milano) che, partendo dalla presentazione del contributo degli artigiani milanesi dell’800 alla costituzione della Collezione del Conservatorio di Milano, è approdato ad elencare alcune criticità che le collezioni storiche dei Conservarori hanno oggi sia sotto il profilo conservativo sia sotto il profilo della prevenzione delle illecite sottrazioni. Attilio Berni (Museo del Saxofono di Roma) ha ripercorso la storia della nascita del Museo, a settembre 2019 (che rischiava di essere inficiata dal furto di numerosi strumenti, poi in parte recuperati dalla Polizia), che dalla passione e dal collezionismo privato è giunta fino alla formazione del progetto didattico ed espositivo aperto al pubblico.

Il Maestro Berni ha inoltre suonato J’Elle Stainer, il sax (sub-contrabbasso) più grande al mondo con i suoi 3 metri di altezza e oltre 30 kg di peso che è stato vincitore del Guinness World Records. La voce dello strumento, esposto eccezionalmente per l’Incontro in Academia Cremonensis, ha catalizzato l’attenzione del pubblico e dei relatori. Ha chiuso l’Incontro, patrocinato dall’ordine degli Avvocati di Cremona e dall’Istituto Nazionale per il Diritto dell’Arte e dei Beni Cultutali, Fabio Perrone (Academia Cremonensis) mostrando come comunicare la liuteria tra il bello, il vero, il buono e l’utile possa giovare tanto alla città di Cremona quanto all’intera nazione.

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