L’Italia celebra quest’anno il 75° anniversario della nascita della Repubblica. Un cammino iniziato il 2 giugno del 1946, giorno in cui si svolse il referendum popolare che segnò l’inizio della vita dell’Italia repubblicana. Per onorare questa ricorrenza e in segno di omaggio alla Repubblica Italiana, alle sue Istituzioni, alle sue donne e ai suoi uomini impegnati nei diversi ambiti professionali è stato realizzato un violino speciale dall’Academia Cremonensis.
L’idea di realizzare questo particolare violino è nata a Cremona il 16 aprile 2020 sentendo risuonare l’Inno nazionale dal tetto dell’Ospedale maggiore di Cremona per mano della violinista Lena Yokoyama che in quella circostanza ha reso omaggio ai pazienti ricoverati, al personale sanitario impegnato nelle cure di quanti sono stati colpiti dalla pandemia e, soprattutto, ha reso un omaggio ai molti che non ce l’hanno fatta. Ascoltare quelle note risuonare, nell’aria di una città dove il silenzio era rotto solo dal suono delle sirene delle autoambulanze, è stata una emozione forte, indescrivibile ancor oggi.
In quei mesi, a Cremona e in altre città d’Italia, si stavano vivendo giorni drammatici. Forti le immagini di quel 18 marzo 2020 quando, grazie ad una foto scattata da un balcone, fu mostrata al mondo la colonna militare che trasportava fuori Bergamo le salme dei numerosissimi morti che non trovavano più posto nei cimiteri della città. Una colonna militare lunghissima che avanzava lentamente, nel silenzio dell’alba bergamasca. A quella immagine mesta si è sostituito l’Inno, potente e autorevole, dal tetto dell’Ospedale in segno di deferenza verso le vittime ma anche di unità, di professionalità e di collaborazione necessarie per superare il momento drammatico che si stava vivendo.
Ecco, dunque, un violino nuovo per ricordare quelle giornate tragiche ed emotivamente struggenti e per mostrare che il “saper fare” ha contraddistinto sempre la nostra Nazione, soprattutto nelle emergenze e nei momenti di estrema criticità. Non un violino qualsiasi, ma un violino che recasse indelebile l’emblema della Repubblica Italiana che dal 5 maggio 1948 ci rappresenta con la stella, la ruota dentata e i rami di ulivo e di quercia. Non simboli casuali ma ciascuno dotato di forti significati: la stella che splende raggiante sul Paese, i rami di ulivo che simboleggiano la volontà di pace e di concordia nazionale nonché di fratellanza internazionale, i rami di quercia che incarnano la forza e la dignità del popolo italiano.
E infine la ruota dentata d’acciaio, simbolo del lavoro, di quel “saper fare” che rimanda al primo articolo della Carta costituzionale. In occasione dei 75 anni della Repubblica il violino, bene simbolo della Città di Cremona e realizzato in un momento storico particolare, è stato donato alla più alta carica dello Stato Italiano e potrà ricordare alle nuove generazioni sia il vissuto di questi mesi drammatici sia l’assunto che solo il “saper fare” e la concordia possono consentire di guardare al futuro con fiducia.
Fabio Perrone, cultore di Strumenti Musicali (L-ART 07) presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia. Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Verona, laureato a pieni voti in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia e con lode in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma. Esercita dal 2000 attività di consulente in materia di beni culturali. È iscritto al Collegio Lombardo Periti-Esperti-Consulenti e al Collegio Periti Italiani. Dal 2004 è Perito e CTU presso il Tribunale di Cremona e CCIAA e collabora con le Compagnie di Assicurazione nel settore tecnico (servizi di stima e perizie di strumenti musicali nonché consulenza assicurativa specifica). Oltre alla libera professione esercita attività di insegnamento: è stato docente di strumenti musicali presso il Conservatorio di Musica “Briccialdi” di Terni, è stato docente di Legislazione e Museologia presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona e dal 2002 tiene regolarmente seminari presso il Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università degli Studi di Pavia. Collabora col Sole24Ore e ha insegnato al Master Management dell’Arte e dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore.