Site icon The Journal of Cultural Heritage Crime

Consegnati al Museo Nazionale Archeologico di Altamura reperti sequestrati dalla GdF

(Tempo di lettura: 2 minuti)

Li deteneva in bella vista all’interno di una vetrinetta presso la propria abitazione senza averne fatto denuncia pur essendo obbligato per legge, un cittadino di Gravina di Puglia. Si tratta di 19 manufatti ceramici, che sono stati sequestrati dai militari della Compagnia di Altamura (BA). I reperti archeologici sono stati individuati in seguito ad attività di servizio effettuate nei confronti di un’associazione culturale di Gravina.

Interpellati gli esperti e verificata l’autenticità dei pezzi illecitamente detenuti, è stato redatto un elenco preliminare del materiale sequestrato, proveniente con molta probabilità da contesti tombali, che si possono datare sulla base di una prima analisi tra la fine del V e gli inizi del IV sec. a.C.: 2 kothon a fascia monoansata, ciotola rotolo convessa monoansata, coppetta ad alto piede a fascia, piatto ad alto piede a motivi fitomorfi di composto, 2 pentolini rituali, stamnos a decorazione lineare con coperchio, olpetta a vernice bruna, 2 brocchette monoansate a decorazione lineare, piatto su piede ad anello a decorazione lineare, kylix ad alto piede a vernice rossa, brocca a fascia monoansata, piatto su piede a fascia bicroma rossonera, piatto monocromo con vernice caduta, calice a fasce ad alto piede, frammento di labbro con ansa riferibile a brocca, frammento di base di calice.

Il detentore dei reperti – che non è stato in grado di dimostrare la legittimità dell’acquisto – è stato denunciato per violazione delle disposizioni contenute nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Inoltre, con il sequestro effettuato e poi convalidato dalla Procura della Repubblica di Bari (diretta dal Procuratore F.F. Roberto Rossi), il gravinese è stato privato dei beni detenuti illegittimamente. Il Giudice per le indagini preliminari, Ilaria Casu, ha ora disposto la confisca dei beni e, su richiesta delle Fiamme Gialle, l’affidamento del materiale archeologico al Museo Nazionale Archeologico di Altamura.

https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2021/06/Clip-Gdf-Bari_sequestro-e-devoluzione-reperti.mp4

Nella mattinata di ieri, presso il Museo altamurano, alla presenza della Direttrice, Elena Silvana Saponaro, del Sindaco di Altamura, Rosa Melodia, e dell’Assessore alla Cultura, Nunzio Perrone, sono stati consegnati i reperti, che sono stati così restituiti alla collettività per essere ammirati non solo dalla popolazione murgiana, ma anche dai numerosi turisti che visitano la città di Altamura.

[Fonte: Guardia di Finanza]

Exit mobile version