Controlli straordinari ai siti archeologici sommersi nel cagliaritano
Recuperati un cannone-mitragliera della Seconda Guerra Mondiale e due anfore
Durante lo scorso mese di giugno, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, dei Subacquei e della Motovedetta CC 821 “Cortellessa” di Cagliari, col fine di prevenire danni e azioni illecite ai danni del patrimonio sommerso della Sardegna, hanno effettuato una serie di servizi di controllo e monitoraggio straordinario dei siti archeologici subacquei in corrispondenza della costa meridionale dell’isola.
Le attività sono state condotte sotto la costante supervisione e in collaborazione con funzionari e tecnici responsabili di archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari.
Durante l’attività di controllo dei siti archeologici sommersi sono stati recuperati:
- nelle acque antistanti l’area archeologica di Nora: due anfore tipo dressel 2-4, databili al I secolo d.C., di fabbricazione dell’area pompeiana;
- nelle acque antistanti la località Capitana nel Golfo di Cagliari: un cannone–mitragliera polivalente di fabbricazione italiana, Breda 20/65 Mod. 1935, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale sia come arma contraerea che controcarro. L’arma era impiegata, con apposito affusto, sulla maggior parte delle unità della Regia Marina. Nello specifico è risultata essere l’armamento del mercantile armato “Romagna”, nave cisterna adibita al trasporto di carburanti, requisita in data 4 ottobre 1941 dalla Regia Marina Italiana, affondato per l’esplosione di una mina il 2 agosto del 1943.
I reperti recuperati, attualmente in fase di studio da parte dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, rivestono un eccezionale interesse storico-scientifico: le anfore, quale ultima testimonianza, prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., delle rotte commerciali percorse tra l’area pompeiana e la Sardegna, mentre il cannone-mitragliera, una volta ripulito e opportunamente restaurato, potrà essere esposto al pubblico, testimone anch’esso del nostro recente passato.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari).
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