L’olio su tavola, raffigurante una Madonna con Bambino, attribuito all’artista Marco d’Oggiono (1470-1524), è stato restituito dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza. L’opera fu trafugata nella metà del XX sec. dalla Pinacoteca della “Veneranda Biblioteca Ambrosiana’’.
L’indagine è stata avviata nel decorso mese di marzo, quando un commerciante d’arte milanese si era rivolto allo speciale Nucleo brianzolo per accertarne la lecita provenienza. I militari hanno immediatamente provveduto ad accertare la presenza del dipinto nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo. Il riscontro positivo al suo interno ha consentito di verificare che il dipinto era parziale provento di furto consumato in data imprecisata nella Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Le conseguenti investigazioni hanno permesso di appurare che il dipinto proveniva da un lascito testamentario da parte di una signora milanese in favore di un nipote che aveva deciso di commercializzarlo attraverso il menzionato mercante d’arte. Il risultato investigativo è anche frutto della collaborazione condotta da diversi anni tra la Conferenza Episcopale Italiana ed il Ministero della Cultura sulla tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, sinergia che, parimenti, caratterizza l’operato delle Soprintendenze, degli Uffici diocesani per i beni culturali e del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a livello centrale e con le sue articolazioni territoriali.
Questo costruttivo rapporto è alla base della richiesta, formulata nel 2014 dal Segretario Generale della CEI al Ministro Franceschini e al Comandante Generale dell’Arma, di trasferire l’esperienza e la competenza riconosciute a livello internazionale al Comando CC TPC, in una pubblicazione contenente le linee guida sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici riferita alla specifica situazione italiana.
La pubblicazione, oltre a offrire consigli pratici per la tutela dei beni culturali ecclesiastici che costituiscono un obiettivo della criminalità predatoria del settore, è un’occasione per diffondere le iniziative di inventariazione e censimento che le Diocesi stanno conducendo a favore del patrimonio culturale ecclesiastico.
La tavola, su disposizione dell’autorità giudiziaria monzese che ha coordinato l’attività investigativa, è stata restituita a Monsignor Marco Ballarini, Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza].
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