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La “Testa di Dama” di età Flavia torna a Piazza Armerina dopo quindici anni

(Tempo di lettura: 2 minuti)
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Lo scorso giovedì la scultura conosciuta come “la Testa di Dama”, è stata restituita dai carabinieri al direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale, Liborio Calascibetta. Si mette fine così alla vicenda che per molti anni ha privato la comunità di un prezioso bene archeologico, rimasto a lungo sotto sequestro.

La testa scultorea raffigura una donna con la tipica acconciatura di età Flavia. La sua scomparsa da palazzo Trigona, che un tempo ospitava i magazzini della Soprintendenza di Enna, era stata scoperta nel 2006. In seguito a quanto accaduto, una giovane archeologa era stata denunciata. Ritrovata pochi mesi dopo dai Carabinieri, la statua è stata posta sotto sequestro giudiziario e affidata alla custodia della Soprintendenza di Enna che, per esposizioni temporanee, ne aveva chiesto di tanto in tanto il dissequestro.

A inizio settembre sono state attivate le procedure di dissequestro, fortemente volute dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà, ed è stata quindi autorizzata la definitiva esposizione al nuovo Museo di Palazzo Trigona.

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