II Cap. Claudio Mauti, Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, ha restituito a una Galleria antiquaria di Firenze un cofanetto nuziale in legno e avorio, di pregevole fattura, rubato nel novembre del 1997 da due soggetti che, dopo essere entrati nello stesso esercizio commerciale con il falso proposito di acquistare alcuni beni, hanno distratto il personale del negozio riuscendo, in pochi attimi, a portarlo via.
Il bene, risalente al XIX secolo e riferibile allo stile della “Bottega degli Embriachi”, attiva a Venezia tra il XIV e il XV secolo, è stato sequestrato presso una casa d’aste romana a seguito di alcuni accertamenti sui beni d’arte pubblicati su cataloghi online eseguiti dai militari della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, che hanno consentito di accertarne l’illecita provenienza.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno confermato la corrispondenza dell’opera rubata dal 1997 con quella posta sotto sequestro. La posizione del mandante a vendere, deferito per ricettazione, è tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Il risultato odierno testimonia, ancora una volta, l’importanza dell’esistenza di documentazione fotografica sui beni artistici trafugati, che, qualora fornita a corredo della denuncia di furto, implementerebbe la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo gestito dal Comando TPC, consentendo così ai militari del Reparto specializzato dell’Arma di recuperare, anche a distanza di molti anni, quei beni di cui si erano perse ormai le tracce.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze].
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