Un Atleta venuto dal mare. Criticità e prospettive di un ritorno
Convegno organizzato dall’Università degli Studi di Ferrara, 4-5 ottobre
Un’antica statua in bronzo rinvenuta in mare negli anni Sessanta dai pescatori di Fano: la creazione di un artigiano, verosimilmente greco, che in epoca ellenistica imita o copia fedelmente un’opera famosa nel Mediterraneo ormai romanizzato, o forse l’opera originale stessa, creata dalle mani dell’illustre scultore Lisippo per celebrare un atleta vincitore e in seguito razziata dalla Grecia dai conquistatori romani?
Di certo siamo di fronte a un bene culturale la cui proprietà è aspramente contesa tra l’Italia e gli Stati Uniti, mentre la memoria del suo rinvenimento e il suo legame con l’Adriatico la rendono parte integrante dell’eredità culturale della città di Fano. Per questi motivi il giovane atleta venuto dal mare è stato denominato “il Lisippo”, “l’Atleta di Fano”, il “Getty Bronze” o ancora, volendo rimanere più neutrali, “l’Atleta vincitore”.
Così come i suoi nomi, numerose sono le questioni aperte che riguardano quest’opera scultorea: il convegno intende indagare le diverse sfaccettature del tema in una discussione che vede protagonisti esperti di varie discipline per affrontare insieme la questione giuridica, la conservazione e la valorizzazione del bene, il rapporto con il territorio adriatico e con le comunità che di questo bene si sentono eredi e il tema della circolazione di opere greche nel mondo romano.
Al termine del convegno, la tavola rotonda metterà a fuoco possibilità e criticità di un possibile ritorno del pezzo in Italia dal Getty Museum di Los Angeles, ritorno atteso ormai da troppi anni.
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Interverranno:
Alessandra Bravi (Università degli Studi della Tuscia); Stefano Bruni (Università degli Studi di Ferrara); Silvia Cecchi (Procura di Pesaro); Lorenzo D’Ascia (Avvocatura Generale dello Stato); Stefano Finocchi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Marche); Nicoletta Frapiccini (Museo Archeologico Nazionale delle Marche); Monica Galeotti (MiBACT – Opificio delle Pietre Dure di Firenze); Giuditta Giardini (Columbia Law School); Carmelo Malacrino (Museo di Reggio Calabria); Stefano Marchegiani (Comune di Fano); Stefano Medas (Università Ca’ Foscari di Venezia); Oscar Mei (Università di Urbino); Francesca Morandini (Fondazione Brescia Musei); Anna Patera (MiBACT – Opificio delle Pietre Dure di Firenze); Ludovico Rebaudo (Università degli Studi di Udine); Paolo Salvatori (Comando Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale); Alessio Sassù (Sapienza Università di Roma); Eike Schmidt (Gallerie degli Uffizi).
Comitato organizzativo: Rachele Dubbini (Università degli Studi di Ferrara); Jessica Clementi (Sapienza Università di Roma); Mariateresa Curcio (Sapienza Università di Roma); Alfredo Lorenzoni (Pio Sodalizio dei Piceni).
Media Partner: The Journal of Cultural Heritage Crime.
- 4-5 ottobre
- ore 15-18
- Canale YouTube di The Journal of Cultural Heritage Crime
Il programma del Convegno
Per scaricare il programma in pdf cliccare qui.
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The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.