Ci eravamo occupati a maggio del furto dell’arpa “della rotonda” a Villasanta (MB). Un furto che aveva lasciato sgomenti i viandanti della rotonda di via Da Vinci che, da un giorno all’altro, non avevano più visto l’arpa landmark, posizionata nel 2012, e diventata simbolo di quel tratto di strada. Un furto inspiegabile e ancora non risolto dato che l’arpa illecitamente sottratta non è stata ancora ritrovata. Michele Sangineto, maestro liutaio di fama internazionale che vive a Villasanta e ha realizzato nel 2012 l’arpa “della rotonda” rubata nel 2019, ha deciso di riprovarci e di dare nuova fiducia alla comunità.
Così, dopo il furto e dopo questi ultimi mesi caratterizzati dalla pandemia, ha realizzato una nuova arpa che ha preso il posto di quella rubata. «Non bisogna rassegnarsi» ha detto Sangineto, che ha fatto dell’educazione un suo cavallo di battaglia fin da quando insegnava all’Istituto d’Arte di Monza. E così ha preso forma questo nuovo progetto dell’arpa landmark.
Lo strumento, ad altezza naturale, è stato nuovamente posizionato al centro della rotonda lo scorso giugno in una data speciale: il 21 giugno Festa della musica. La nuova arpa è stata realizzata con legno compensato marino protetto da vernice idrorepellente così che possa affrontare anche le intemperie. Si tratta, naturalmente, di una riproduzione dello strumento sonoro e non dello strumento vero e proprio. È un simbolo, un omaggio all’antichissimo strumento a corda per eccellenza, madre delle lire, dei clavicembali e dei pianoforti. «Quella rotonda non poteva rimanere senza la sua arpa – ha spiegato Michele Sangineto – dal momento che in tutti questi anni, dal 2012 al 2019, l’arpa della rotonda è diventata un punto di riferimento e un simbolo per Villasanta. Molti la utilizzano per indicare percorsi e vie. Dopo questo difficile anno e mezzo di pandemia è un segno di rinascita, così come lo è la musica».
Dopo la posa dell’arpa al centro della rotonda il sindaco di Villasanta, Luca Ornago, ha affermato «L’arpa è un dono per tutti i Villasantesi. Per questo ringraziamo di cuore il maestro Sangineto e la sua passione per la musica e la cultura». Il vero lieto fine che la vicenda di Villasanta ci ha insegnato è quello di non smettere mai di ricominciare, nonostante l’inciviltà e le ruberie che spesso ci circondano.
Fabio Perrone, cultore di Strumenti Musicali (L-ART 07) presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia. Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Verona, laureato a pieni voti in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia e con lode in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma. Esercita dal 2000 attività di consulente in materia di beni culturali. È iscritto al Collegio Lombardo Periti-Esperti-Consulenti e al Collegio Periti Italiani. Dal 2004 è Perito e CTU presso il Tribunale di Cremona e CCIAA e collabora con le Compagnie di Assicurazione nel settore tecnico (servizi di stima e perizie di strumenti musicali nonché consulenza assicurativa specifica). Oltre alla libera professione esercita attività di insegnamento: è stato docente di strumenti musicali presso il Conservatorio di Musica “Briccialdi” di Terni, è stato docente di Legislazione e Museologia presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona e dal 2002 tiene regolarmente seminari presso il Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università degli Studi di Pavia. Collabora col Sole24Ore e ha insegnato al Master Management dell’Arte e dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore.