I detenuti potranno lavorare nei musei. Accordo tra Ministero Giustizia e Beni Culturali
Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, e la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, hanno sottoscritto lo scorso 2 novembre presso la sede del Mic al Collegio Romano una convenzione quinquennale che consentirà a 102 persone di prestare lavori di pubblica utilità in 52 istituti culturali del MiC.
«È una convenzione di grande valore pragmatico, ma anche simbolico» dichiara la Ministra Cartabia. «Parliamo di condanne inferiori ai quattro anni: come furto, danneggiamento di beni culturali, omissione di soccorso, lesioni personali e stradali. L’opportunità che viene data risponde a un’idea della giustizia penale che non include solo la detenzione», ma anche «la riparazione del danno inflitto alla collettività, una visione feconda e significativa».
Si tratta di 11 musei e parchi archeologici, 5 archivi di Stato e 36 biblioteche statali dislocati su tutto il territorio nazionale, compresi il Parco archeologico dei Campi Flegrei, la Reggia di Caserta, la Pinacoteca di Bologna, il Palazzo ducale di Mantova e i Musei Reali di Torino. Per citare alcune delle istituzioni fra le più celebri.
«È importante che lo strumento dello svolgimento di lavori di pubblica utilità ai fini di messa alla prova – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – trovi applicazione nei luoghi della bellezza. Guardando l’elenco degli archivi, delle biblioteche e dei musei in cui sarà possibile operare, non si può che pensare che ciò farà del bene alle persone che verranno coinvolte».
«La Costituzione non parla di carcere, ma di valenza rieducativa della pena, che trova nella “messa alla prova” un’espressione particolarmente riuscita. I vantaggi sono molteplici: alleggerire il carico ai tribunali, dare sollievo alle strutture detentive ed evitare il passaggio in carcere dove non necessario», dichiara la Ministra.
In precedenza abbiamo visto collaborazioni tra il Ministero della Giustizia e organizzazioni come la Croce rossa, il Fai e Legambiente, per lo svolgimento di progetti simili. In questo caso si tratta però di un primissimo esempio d’accordo del genere fra due Ministeri, che fa sperare a possibili ripetizioni in futuro.
L’elenco completo degli istituti del MiC disponibili allo svolgimento di lavori di pubblica utilità è consultabile qui.
Laureata in Design e Comunicazione visiva presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il master in Management dei Beni Culturali presso Palazzo Spinelli di Firenze, con uno stage nella redazione di The Journal of Cultural Heritage Crime.