Lo hanno scoperto gli agenti del Commissariato di polizia di Quartu Sant’Elena, coordinati dal dirigente Michele Venezia, nel corso di una perquisizione locale e hanno proceduto al sequestro di vari oggetti di interesse archeologico.
Il pescatore quartese di 61 anni, collezionista e grande appassionato di archeologia, è stato denunciato per ricettazione. Gli agenti del Commissariato hanno appurato che i beni, del valore di circa 200mila euro, non sarebbero stati messi in vendita. L’uomo aveva sistemato i manufatti in casa propria, in soggiorno, in cucina e in altre camere, collocandoli su alcuni piedistalli, senza denunciarne il possesso.
I poliziotti hanno trovato 4 anfore delle dimensioni di 120 centimetri ca., 4 brocche, 5 ciotole, un vaso e una pentola. I reperti, analizzati dai funzionari della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Cagliari, sarebbero ascrivibili per lo più al IV sec. d.C.
Intanto la polizia indaga sotto le direttive del sostituto commissario Gianni Noto per capire come il pescatore sia venuto in possesso di tutti quei reperti. Sono in corso ulteriori approfondimenti per cercare di individuare anche la provenienza degli oggetti, certamente recuperati in aree marine ancora da localizzare.
Laureata in Design e Comunicazione visiva presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il master in Management dei Beni Culturali presso Palazzo Spinelli di Firenze, con uno stage nella redazione di The Journal of Cultural Heritage Crime.