In principio, nel 2014, Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare, era un libro realizzato dalla Fondazione Enzo Hruby a cura di Carlo Alberto Brioschi con la collaborazione di Simona Nistri. Attorno a La tutela del Patrimonio ieri e oggi, L’arte come motore dell’economia italiana e a La sicurezza al servizio della cultura si sono confrontati rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti locali e del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, alti funzionari ministeriali e direttori di musei, storici dell’arte e giornalisti. Un volume corposo dunque che non teme nemmeno lo scorrere del tempo: si accumulano gli anni ma le riflessioni e le criticità restano attuali e, se possibile, aggravate appunto dal tempo (non) agito e dalla pandemia. Un mosaico di voci ma pur sempre un lavoro top down che ha raccolto le visioni e le interpretazioni dei Commander in Chief del momento.
Un capolavoro chiamato Italia. Viaggio tra i tesori nascosti del nostro Paese, la nuova avventura della Fondazione Enzo Hruby, recupera una parte del titolo ma inverte un po’ il verso e cambia mezzo: dalle carte rilegate si passa alle onde radiofoniche per valorizzare le ricerche di alcuni studenti del Corso di Laurea triennale in Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali coinvolti attivamente nel progetto di collaborazione tra la Fondazione, nell’ambito della sua attività Educational, e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Agli studenti non va dunque solo il compito di selezionare e segnalare luoghi e opere di interesse del nostro patrimonio culturale, a partire da quello cosiddetto minore con i suoi tesori da conoscere e proteggere e ancora bisognosi di tutela e valorizzazione adeguate, ma a loro si muove anche la sfida di proporre dei progetti concreti per realizzarle.
Un capolavoro chiamato Italia è dunque un’avventura, un viaggio e una prova, un programma radiofonico condotto dallo scrittore Salvatore Vitellino, che debutta oggi 25 novembre su Radio MCA, l’innovativa web radio dedicata alla musica classica, ai giovani e alla cultura. Parole e note si intersecheranno per offrire una diversa narrazione dei beni culturali: i brani accuratamente selezionati faranno da colonna sonora del racconto, in un dialogo che possa favorire l’interesse del pubblico verso la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale italiano e della musica classica. In ciascuna puntata Vitellino intervisterà gli studenti, che hanno scelto i vari beni, insieme a sindaci, assessori, restauratori, rappresentanti delle istituzioni e delle realtà del territorio, docenti universitari e personaggi di spicco del mondo dei beni culturali e dello spettacolo, come Andrea Erri, docente dell’Università Ca’ Foscari e Direttore Generale del Teatro La Fenice di Venezia, Luca Nannipieri, critico d’arte e saggista, e l’attrice teatrale Paola Gassman.
Ma quali sono i “tesori” selezionali? I veri protagonisti del programma saranno il Centro Pavanello di Meolo, l’Ipogeo di Santa Maria in Stelle di Verona, la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Murano, il Museo Luigi Bailo di Treviso, Villa Godi-Malinverni di Lugo di Vicenza. E ancora, il dipinto di San Paolo Stigmatizzato di Vittore Carpaccio, conservato nella chiesa di San Domenico a Chioggia, Villa Da Porto a Montorso Vicentino, e il Giardino Jacquard di Schio. Questi beni culturali così eterogenei sono accomunati dal fatto che si trovano tutti in Veneto, regione dove ha sede l’Università Ca’ Foscari che ha contribuito con i suoi studenti a questo progetto, e che nella loro straordinaria varietà sono stati considerati rappresentativi della ricchezza del nostro capolavoro chiamato Italia.
La prima puntata è dedicata al Centro di documentazione storico-etnografica “Giuseppe Pavanello” di Meolo, in provincia di Venezia. Ospiti in studio: Giorgia Sgorlon, studentessa dell’Università Ca’ Foscari e autrice della ricerca oggetto della puntata, Alice Benetton, Assessore alla Cultura del Comune di Meolo, e Mario Davanzo, fondatore e responsabile del Centro “Giuseppe Pavanello”.
Radio MCA è ascoltabile tramite app disponibile gratuitamente per iOS e Android e tramite podcast disponibili sul sito e sulle principali piattaforme di streaming on demand.
Dopo la laurea a Trento in Scienze dei Beni Culturali, in ambito storico-artistico, ho “deragliato” conseguendo a Milano un Perfezionamento in Scenari internazionali della criminalità organizzata, un Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione a Pisa e un Perfezionamento in Arte e diritto di nuovo a Milano. Ho frequentato un Master in scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino. Colleziono e recensisco libri, organizzo scampagnate e viaggi a caccia di bellezza e incuria.