Il progetto di restauro e recupero della Basilica è stato presentato dal Ministero e dai progettisti lo scorso 30 ottobre durante un incontro organizzato dal Comune di Norcia.
La basilica di San Benedetto, edificata tra il 1290 ed il 1338 sulla preesistente cripta, era considerata il fulcro del centro storico della città di Norcia. Il terremoto di magnitudo 6.5 che ha colpito il Centro Italia nel 2016 ne ha provocato il tragico crollo e ad oggi dell’edificio rimane in piedi soltanto la facciata.
In questi anni è stata oggetto di attività di messa in sicurezza e di recupero di ogni elemento utile e significativo per il restauro e la ricostruzione. Il primo lotto dei lavori riguarda l’esecuzione delle opere strutturali che renderanno possibile la ricomposizione dei volumi della Basilica anche attraverso la ricollocazione degli elementi lapidei recuperati in seguito al crollo e la posa in opera di una prima parte di impianti.
L’importo di spesa per questa prima parte di lavori è di € 3.409.206,99 e vedrà la COSTRUZIONI BAROZZI S.p.a impegnata per i prossimi 810 giorni. Questo progetto si basa su un attento studio dello stato della chiesa prima del sisma del 2016, attuato attraverso indagini in situ, d’archivio e la presa d’atto di ogni documentazione grafica, fotografica e documentaria.
“L’intervento di recupero della Basilica di S. Benedetto in Norcia è stato considerato di notevole importanza da parte di tutte le istituzioni coinvolte, in ragione della complessità delle operazioni da eseguire, dell’alto valore simbolico che riveste la Basilica e per essere un indiscusso punto di riferimento spirituale di tutta la collettività. Nelle prossime settimane prenderà il via il cantiere di uno dei più importanti simboli della Valnerina”, afferma Paolo Iannelli, Soprintendente Speciale del Ministero della Cultura per le aree colpite dal sisma del 2016.
[Fonte: MiC].
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Laureata in Design e Comunicazione visiva presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il master in Management dei Beni Culturali presso Palazzo Spinelli di Firenze, con uno stage nella redazione di The Journal of Cultural Heritage Crime.