Nell’ambito dei controlli antiquari che vengono periodicamente svolti dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e del monitoraggio delle compravendite di antichità attraverso le case d’asta nazionali e internazionali, sono stati individuati e acquisiti, nel mese di maggio del 2020, alcuni reperti archeologici che erano stati lasciati in conto vendita a un operatore del settore, potenziale provento di ricettazione.
Tra questi reperti vi era una piccola epigrafe in marmo, spezzata in due frammenti che, a seguito dello studio di un archeologo, risultava identica a un’analoga iscrizione proveniente dalle Catacombe romane di Santa Domitilla e pubblicata sul catalogo online della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che le sovraintende.
Benché dal controllo nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC non risultasse alcuna denuncia specifica di furto, a seguito di un sopralluogo congiunto con gli Ispettori delle catacombe si è potuto constatare che, effettivamente, in data imprecisata, erano state sottratte le seguenti epigrafi:
Iscrizione funeraria con epitaffio del piccolo Marcianus pubblicata in “Inscriptiones Cristianae Urbis Romae di Angelo Silvagni e Angelo Ferrua”, III volume, n. 7697. L’epigrafe era collocata nella galleria N1 del piano inferiore della catacomba di Domitilla.
Frammento di alzata di sarcofago decorato con cavalli marini e parte di tabula inscriptionis del defunto pubblicata in ICVR, Volume III, n. 8061. Tale frammento era collocato nella galleria G2 del piano superiore della Catacomba di Domitilla.
Frammento di sarcofago romano in marmo, raffigurante un personaggio femminile stante di profilo, musa, pubblicata nei volumi Max Wegner sui sarcofagi romani con le rappresentazioni di muse.
Il frammento, proveniente dalle Catacombe di San Callisto, venne denunciato come asportato il 13 luglio 1982 unitamente ad altri reperti.
L’opera è stata recuperata da personale del Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma il 12 febbraio 2019 a Londra presso una casa d’aste nel contesto di una procedura penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
EPITAFFIO DI MARCIANO
hic infans qui hic positus est no
mine Marcianus vixit ann(is) VII dieb(us)
XLIIII hor(is) noctis IIII
extinctum puerum crudeli funere plango
occidit infelix spes artis maxima flave
cuius per occasu(m) perit palestre(m) voluptas
cuius et ipse dolens immitem defleo sortem
Felicio et Ammias filio
innocentissimo
Comunicato Stampa
Presso il casale detto della Torretta nel comprensorio delle catacombe di S. Callisto (Roma, via Appia Antica, 110), la pontificia Commissione di Archeologia Sacra (PCAS) si è data comunicazione del recupero da parte del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) – Sezione Archeologia, di un piccolo ma significativo gruppo di reperti scultorei antichi, iscrizioni e frammenti di sarcofagi provenienti dalle catacombe romane di S.Callisto e di Domitilla. Per la PCAS erano presenti il Presidente, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Gianfranco Ravasi, il Segretario, Rev.do Mons. Pasquale Iacobone, il Sovrintendente Archeologico delle Catacombe, Prof. Fabrizio Bisconti ed alcuni loro collaboratori.
Per i Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale era presente il Comandante, Gen. di Brigata Roberto Riccardi, insieme ai Carabinieri specializzati della Sezione Archeologia. La presentazione ha dato l’opportunità al Cardinale Ravasi di ringraziare personalmente il Comando TPC non solo per i recenti recuperi, ma anche per la lunga e fruttuosa collaborazione tra il Comando e la PCAS.
Dopo gli indirizzi di saluto e di ringraziamento dei partecipanti vi è stata una breve illustrazione dei reperti oggetto di restituzione alla PCAS e quindi, in piccoli gruppi secondo le modalità prescritte dalla situazione sanitaria, una visita del Museo allestito nel Casale, nel quale una sezione è dedicata proprio ai reperti recuperati nel corso degli anni dalle attività dei Carabinieri di altre forze di polizia.
[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].
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