Due tunnel sotterranei realizzati da scavatori clandestini nei pressi di Boscoreale sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri di Torre Annunziata per disposizione della Procura oplontina guidata da Nunzio Fragliasso.
Il ritrovamento dei cunicoli, finalizzati con tutta evidenza all’attività predatoria di reperti antichi, è avvenuto nei dintorni di una villa di età romana nota come Numerius Popidium Florusin, un’area che è sottoposta a vincolo archeologico.
A seguito di un’ispezione, i militari hanno accertato la presenza di due botole distanti una decina di metri l’una dall’altra, che apparentemente fungevano da chiusura a due cisterne. Le indagini sono proseguite con l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Napoli. Esse hanno permesso di constatare che sul fondo di ciascuno dei pozzi era stato scavato un tunnel abusivo per eseguire ricerche archeologiche clandestine.
Nella prima cisterna, profonda 6 metri, è stato ritrovato l’accesso ad un tunnel ricavato in uno strato di cinerite e lapillo eruttati dal Vesuvio, della lunghezza di 5 metri. L’altro tunnel è stato scavato nel secondo pozzo e si sviluppa lungo le antiche mura dei resti romani.
Entrambe le gallerie hanno una larghezza di 50 centimetri per 60 di altezza. I carabinieri hanno inoltre notato che il modus operandi dei criminali in questione risulta molto simile a quello dei tombaroli di Civita Giuliana, che operarono scavi simili nella periferia di Pompei.
Grazie al ritrovamento di tracce che indicano la frequentazione recente dei tunnel, il sequestro è stato effettuato in estrema urgenza, per evitare altri interventi da parte dei malviventi, che risultano ancora ignoti alle Forze Armate.
Laureata in Design e Comunicazione visiva presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il master in Management dei Beni Culturali presso Palazzo Spinelli di Firenze, con uno stage nella redazione di The Journal of Cultural Heritage Crime.