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Parigi. Un violino “Degani” rubato in treno

(Tempo di lettura: 3 minuti)

Rubare strumenti musicali sembra esser diventato uno sport internazionale. Non v’è dubbio che sia, tra gli atti criminali attuali, molto redditizio e in grado di procurare ingenti guadagni se le transazioni vanno a buon fine. Abbiamo già documentato illecite sottrazioni in Italia ai danni dei Conservatori, delle Scuole di Musica, delle scuole ordinarie di ogni ordine, grado e ubicazione territoriale (solo nel periodo del lockdown sono state documentate più di 200 effrazioni con sottrazione di strumenti musicali in tutta Italia).

Ora un’altra illecita sottrazione. Questa volta in treno, a Parigi. La vittima Enrico Tedde, musicista italiano organico all’Orchestre des Champs-Élysées. Il musicista stava rientrando a Parigi dopo una esibizione a Poitiers con la prestigiosa orchestra parigina, fondata nel 1991 e specializzata nell’esecuzione di musica del XVIII-XX secolo eseguita su strumenti coevi. Il musicista si è accorto del furto nel momento in cui il treno ad alta velocità stava entrando nella Gare Montparnasse. A sparire nel nulla (per ora!) un violino del liutaio veneziano Giulio Degani della fine del XIX secolo assieme all’arco Edwin Clement ottagonale entrambi conservati nella custodia Musafia Momentum verde. 

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Oltre al valore economico la perdita riguarda anche il valore affettivo che ogni strumento musicale ha per il musicista che lo suona: «É il violino della mia vita e della mia carriera. Viaggia con me da 15 anni. È una perdita terribile per me, non solo…– ha dichiarato Tedde – è come se avessi perso una parte di me stesso». Ora lo strumento è stato segnalato alle autorità investigative preposte e non sarà facile per chi lo ha sottratto rivenderlo con facilità: nessun liutaio lo riacquisterà, consapevole che si tratta di un bene rubato. «L’unica cosa da fare – come ha affermato David Réveillault dell’Orchestre des Champs-Élysées – è restituirlo e le cose si metteranno a posto per tutti».

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