Rubare strumenti musicali sembra esser diventato uno sport internazionale. Non v’è dubbio che sia, tra gli atti criminali attuali, molto redditizio e in grado di procurare ingenti guadagni se le transazioni vanno a buon fine. Abbiamo già documentato illecite sottrazioni in Italia ai danni dei Conservatori, delle Scuole di Musica, delle scuole ordinarie di ogni ordine, grado e ubicazione territoriale (solo nel periodo del lockdown sono state documentate più di 200 effrazioni con sottrazione di strumenti musicali in tutta Italia).
Ora un’altra illecita sottrazione. Questa volta in treno, a Parigi. La vittima Enrico Tedde, musicista italiano organico all’Orchestre des Champs-Élysées. Il musicista stava rientrando a Parigi dopo una esibizione a Poitiers con la prestigiosa orchestra parigina, fondata nel 1991 e specializzata nell’esecuzione di musica del XVIII-XX secolo eseguita su strumenti coevi. Il musicista si è accorto del furto nel momento in cui il treno ad alta velocità stava entrando nella Gare Montparnasse. A sparire nel nulla (per ora!) un violino del liutaio veneziano Giulio Degani della fine del XIX secolo assieme all’arco Edwin Clement ottagonale entrambi conservati nella custodia Musafia Momentum verde.
Oltre al valore economico la perdita riguarda anche il valore affettivo che ogni strumento musicale ha per il musicista che lo suona: «É il violino della mia vita e della mia carriera. Viaggia con me da 15 anni. È una perdita terribile per me, non solo…– ha dichiarato Tedde – è come se avessi perso una parte di me stesso». Ora lo strumento è stato segnalato alle autorità investigative preposte e non sarà facile per chi lo ha sottratto rivenderlo con facilità: nessun liutaio lo riacquisterà, consapevole che si tratta di un bene rubato. «L’unica cosa da fare – come ha affermato David Réveillault dell’Orchestre des Champs-Élysées – è restituirlo e le cose si metteranno a posto per tutti».
Fabio Perrone, cultore di Strumenti Musicali (L-ART 07) presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia. Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Verona, laureato a pieni voti in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia e con lode in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma. Esercita dal 2000 attività di consulente in materia di beni culturali. È iscritto al Collegio Lombardo Periti-Esperti-Consulenti e al Collegio Periti Italiani. Dal 2004 è Perito e CTU presso il Tribunale di Cremona e CCIAA e collabora con le Compagnie di Assicurazione nel settore tecnico (servizi di stima e perizie di strumenti musicali nonché consulenza assicurativa specifica). Oltre alla libera professione esercita attività di insegnamento: è stato docente di strumenti musicali presso il Conservatorio di Musica “Briccialdi” di Terni, è stato docente di Legislazione e Museologia presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona e dal 2002 tiene regolarmente seminari presso il Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università degli Studi di Pavia. Collabora col Sole24Ore e ha insegnato al Master Management dell’Arte e dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore.