Memorie de’ Grandi Principi è il titolo del volume che sarà restituito alla Biblioteca del Seminario di Tortona dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino alla presenza del Vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria Col. Massimiliano Rocco e della Direttrice dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona Dr.ssa Lelia Rozzo.
Si tratta di un raro testo, edito nel 1716 scritto da Pio della Croce (o La Croce), nobile della famiglia milanese Della Croce divenuto Frate Cappuccino nel 1727, che narra della maniera cristiana di affrontare il trapasso, illustrandone in particolare gli ultimi istanti della vita di re, condottieri, alti prelati e donne illustri. L’opera fu stampata dai torchi della Tipografia Regia Milanese, gestita all’epoca da esponenti della famiglia Malatesta, dinastia di stampatori attivi a Milano tra la fine del XVI sec. ed il XVII sec.
È stato un particolare dettaglio, la nota manoscritta sul frontespizio “Collegii Neocastrensis Societatis Iesu”, ad attirare l’attenzione, durante un’asta, di un funzionario del Settore Residenze, Collezioni Reali e Soprintendenza Beni Librari di Torino della Regione Piemonte, che ha riconosciuto l’appartenenza del volume alla Biblioteca del Collegio dei Gesuiti di Castelnuovo Scrivia (AL), poi confluita all’interno della Biblioteca del Seminario di Tortona (AL).
Dagli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Torino, svolti a seguito del sequestro operato d’iniziativa dal Nucleo TPC di Torino, è stato accertato che l’antico testo era già stato acquistato, nei primi anni 2000, da un privato presso una libreria antiquaria campana per poi essere successivamente commercializzato, nel 2013, in Piemonte.
L’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona ha potuto esaminare e riconoscere il volume attraverso il riferimento degli inventari di fine ‘800 fino al 1920. Sono tuttora ignote le circostanze riferite alla sottrazione del bene dalla Biblioteca Diocesana. L’immediata azione dei Carabinieri ha consentito il recupero del volume che, nel caso fosse stato esportato all’estero, sarebbe stato difficoltoso.
L’evento odierno testimonia come la collaborazione tra gli enti di settore, gli uffici diocesani del territorio ed i carabinieri del comparto specializzato, può condurre, anche a distanza di tempo, alla ricomposizione di percorsi storici, culturali e sociali con la restituzione alla collettività di preziosi ed unici beni, ormai creduti dispersi, che costituiscono e identificano l’identità dei luoghi dai quali sono stati sottratti.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino].
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