È giunta nei locali del Museo Archeologico “Antonio Salinas” di Palermo la statua marmorea di Atena. Si è avuta oggi, infatti, la consegna e la presentazione alla stampa della scultura proveniente dalla Capitale greca.
La statua, risalente al V secolo a.C. verrà esposta per quattro anni nel museo palermitano. La permanenza dell’opera al Salinas è frutto di un accordo culturale di tipo internazionale tra la Regione e la Grecia. Infatti, come si ricorderà, il Salinas ha riconsegnato alla capitale greca, un frammento del fregio del Partenone (il cosiddetto “reperto Fagan”). Il protocollo d’intesa prevede un prestito di opere per quattro anni tra il Salinas e il museo greco.
L’Atena è stata accompagnata dalla ministra greca della Cultura e dello sport, Lina Mendoni, e il direttore del Museo ateniese, Nikolaos Stampolidis. Ad accoglierli, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, e il direttore del Salinas, Caterina Greco. Era presente anche la sottosegretaria alla Cultura, senatrice Lucia Borgonzoni.
La statua di Atena, 60 cm di marmo pentelico, rappresenta la dea con indosso un peplo adornato in vita da una cintura. Trasversalmente sul petto della dea è visibile l’egida, che in origine doveva essere decorata al centro da una gòrgone.
Il peso del corpo della figura è sostenuto dal fianco destro mentre il braccio sinistro doveva appoggiarsi, con ogni probabilità a una lancia. La resa e la tipologia di abbigliamento sono tipiche dello stile attico dell’ultimo ventennio del V sec. a.C.
Si tratta del primo caso di un reperto proveniente da un museo ateniese, esposto per un tempo prolungato in Sicilia. Testimonianza, questa della cooperazione avviata tra la Sicilia e la Grecia, e della lunga storia che collega i due paesi. Una svolta che avrà effetti sull’offerta culturale tra regionale con iniziative scientifiche e divulgative organizzate in sinergia tra il Museo dell’Acropoli di Atene e il Museo Archeologico.
“Questo momento, che segue la cerimonia dello scorso mese ad Atene – ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, portando il saluto del presidente Nello Musumeci – rappresenta per noi l’occasione per scrivere insieme una nuova pagina di storia. Oggi mettiamo insieme un tassello importante che va nella direzione di un’Europa, nuova e antica al tempo stesso, che affonda le proprie radici nella nostra cultura e nella nostra identità plurimillenaria. Nel nome dell’Europa dei popoli e del Mediterraneo, culla di civiltà, festeggiamo l’inizio di questo bellissimo rapporto di collaborazione con la Repubblica Ellenica e con le sue prestigiose istituzioni culturali”.
“L’accordo stipulato tra il Museo archeologico regionale Antonino Salinas e il Museo dell’Acropoli di Atene con il sostegno della Regione Siciliana e della Grecia, frutto di 14 mesi di intensa collaborazione e di consultazioni – ha evidenziato il ministro della Cultura e dello Sport della Grecia, Lina Mendoni– prevede l’invio (per quattro anni più quattro) al Museo palermitano di due importanti e preziosi reperti provenienti dalle Collezioni del Museo dell’Acropoli. Quest’accordo, indica la via maestra che Londra ed il British Museum potranno seguire. Oggi Atene consegna al Museo Salinas, una statua della sua dea protettrice, Atena. Scolpita anch’essa in marmo pentelico, come le sculture del Partenone, essa ornava la Sacra Roccia dell’Acropoli nel V secolo a.C. Da oggi e per i prossimi quattro anni, Atena vivrà qui, a Panormo, nella fertile terra di Sicilia, per simboleggiare il lungo e fecondo legame che unisce la Sicilia e la Grecia”.
“L’arrivo a Palermo della statua della dea Atena si inserisce nel rapporto di stretta collaborazione intessuto tra l’Italia e la Grecia e prosegue nel cammino del rispetto delle reciproche storie e culture, a cui anche l’Unesco ha di recente guardato con favore. Restituire l’arte al suo contesto originale: è in questa chiave che va interpretata la sinergia tra i due Paesi, che si scambiano così un gesto dal forte valore simbolico e, ancora di più, politico – ha dichiarato il sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni – Il Museo Salinas oggi si arricchisce di una nuova testimonianza di un passato immortale, a disposizione per i prossimi quattro anni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Un passato che le nuove tecnologie ci aiutano a valorizzare: le copie tridimensionali ci permettono infatti di rendere i reperti archeologici ancora più accessibili, consentendoci di preservare il contesto originario delle opere”.
“In questo grande salone dove sono esposte le metope dei templi di Selinunte e che è il cuore pulsante del museo – ha spiegato Caterina Greco, direttrice del Museo archeologico regionale Antonio Salinas – tutto parla greco. Greche sono le divinità che appaiono davanti ai nostri occhi e i miti che da ogni parte ci circondano, disegnando una geografia del Mediterraneo antico che da secoli è la nostra casa comune. È dunque in buona compagnia la bella statua di Atena che viene dal santuario dell’Acropoli di Atene, prezioso àgalma che custodiremo con cura, e che particolarmente ci commuove perché è la testimonianza della lontana ma umanissima dedica di un devoto, oggi per noi senza volto né nome. Una collaborazione culturale tra nostri due musei, il Salinas e il Museo dell’Acropoli, che oggi celebriamo in occasione dell’esposizione a Palermo della scultura ateniese ma che nei prossimi mesi si sostanzierà in un programma di ulteriori iniziative e appuntamenti”.
“Nell’ambito della feconda collaborazione instaurata con l’assessorato ai Beni Culturali e dell’identità siciliana impersonato dall’assessore Alberto Samonà, grande amico della Grecia e con il Museo archeologico regionale Antonino Salinas e la sua instancabile collega, la direttrice Caterina Greco – ha affermato il professor Nikolaos Stampolidis, direttore del Museo dell’Acropoli di Atene – il nostro museo è oggi particolarmente lieto di concedere per un prestito della durata di quattro anni (cui seguirà, in avvicendamento e per altrettanto tempo, il prestito di un prezioso vaso geometrico dell’VIII secolo a. C.), il prezioso torso di una statua della dea Atena, proveniente dall’Acropoli di Atene. Il peplo che riveste la dea è ornato da una rara egida trasversale, con scolpita sopra una gorgone. Sulla mano sinistra ella portava una lancia. Questo pezzo della nostra Atene e della sua Acropoli, sarà così fruibile ai nostri cari amici siciliani, ricordandogli che anche la città di Atene ed nostro museo li ama in quanto nostri fratelli”.
“Ringrazio la Sicilia, il suo Governo, l’assessore Alberto Samonà e la direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco – ha detto Louis Godart, presidente onorario del Comitato internazionale per il ritorno dei marmi del Partenone in Grecia – di avere ascoltato la preghiera dei tanti che nel mondo credono nei valori promossi dagli antichi Greci, consentendo al frammento del fregio di Fidia conservato al Salinas di Palermo di ritrovare la sua giusta collocazione nel nuovo museo dell’Acropoli. L’aver permesso a questo reperto di tornare ad Atene e raccordarsi con la statua della dea Artemide, la Sicilia e il Museo Salinas hanno indicato al mondo la strada che il British Museum dovrà seguire. Li ringrazio a nome della cultura mondiale”.
[Si ringrazia Simonetta Trovato].
Archeologa. Laurea magistrale in “Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente” con una tesi in Archeologia dell’Arabia Meridionale. Ha frequentato la Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici di Trieste, Udine, Venezia Ca’ Foscari, concludendo con una tesi sulla legislazione dei bbcc, incentrata sui crimini contro i beni culturali in Sicilia. Alterna il lavoro di cantiere a quello di operatrice museale.