Il violino del Mare
Secondo i dati Frontex, l’organizzazione dell’UE incaricata di proteggere le frontiere esterne, sarebbero oltre 12.000 le vittime complessive lungo la rotta migratoria del Mediterraneo. Centinaia, invece, sono i barconi affondati ed altrettanti spiaggiati lungo le coste italiane, simbolo di una situazione complessa che non ha trovato ancora una degna soluzione politica. A ricordare, ancora una volta, non solo la tragedia umana, ma anche la necessità di operare attraverso il lavoro, è stato un particolare violino realizzato con legno proveniente dai barconi spiaggiati e donato a Papa Francesco il 4 febbraio 2022.
Una cerimonia organizzata da Arnoldo Mosca Mondadori e dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano che, recuperando alcuni dei rottami dei barconi adagiati sulle spiagge di Lampedusa, li hanno trasformati nel carcere di Opera dove, nel laboratorio di liuteria, ha preso forma il “Violino del Mare”. Un violino speciale, un simbolo i cui legni sono il trait d’union tra le onde naufraghe e le note superstiti, tra la sapienza della tecnica indice di speranza e l’incapacità politica fautrice della disperazione. Papa Francesco ha ringraziato i detenuti del dono ricevuto: «Le cose che fate sono segni di speranza che si oppongono alla cultura dello scarto, oggi purtroppo diffusa. Voi invece cercate di costruire proprio con le pietre scartate una casa in cui si respiri un clima di fraternità e giustizia sociale».
Dunque un benvenuto all’ultimo violino nato, il Violino del Mare, strumento sonoro che tiene insieme e mette in comunicazione orizzonti, opere ed atmosfere apparentemente lontanissime, il cui suono farà da contraltare al silenzio delle struggenti onde e la cui vernice scrostata e multicolore ricorderà la dolorosa salsedine. Un violino conciliatore degli opposti, se si vuole, dove luce e buio, vita e morte, libertà e costrizione, suono e silenzio, pace e guerra, ordine e disordine sono fedelmente e vicendevolmente rappresentati.
Fabio Perrone, cultore di Strumenti Musicali (L-ART 07) presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia. Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Verona, laureato a pieni voti in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia e con lode in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma. Esercita dal 2000 attività di consulente in materia di beni culturali. È iscritto al Collegio Lombardo Periti-Esperti-Consulenti e al Collegio Periti Italiani. Dal 2004 è Perito e CTU presso il Tribunale di Cremona e CCIAA e collabora con le Compagnie di Assicurazione nel settore tecnico (servizi di stima e perizie di strumenti musicali nonché consulenza assicurativa specifica). Oltre alla libera professione esercita attività di insegnamento: è stato docente di strumenti musicali presso il Conservatorio di Musica “Briccialdi” di Terni, è stato docente di Legislazione e Museologia presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona e dal 2002 tiene regolarmente seminari presso il Dipartimento di Scienze Musicologiche dell’Università degli Studi di Pavia. Collabora col Sole24Ore e ha insegnato al Master Management dell’Arte e dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore.