Rose Valland, la spia nel mondo dell’arte
Quando i nazisti presero Parigi, non si fecero scrupolo a rubare opere d’arte e altri oggetti di valore alle famiglie ebree. La Galleria Nazionale del Jeu de Paume divenne il principale deposito delle opere d’arte saccheggiate, e lì una giovane curatrice francese di nome Rose Valland fu testimone di questa massiccia spoliazione. Ma la Valland tenne surrettiziamente degli appunti meticolosi e, grazie alla sua azione, migliaia di questi beni furono recuperati dopo la guerra. Divenne una delle donne più decorate di Francia, ma morì da eroe dimenticato.
Il 20 febbraio 2022, alle ore 11:00 Los Angeles / 14:00 New York / 20:00 Paris, il Center for Art Collection Ethics dell’University of Denver e la Fondazione Sousa Mendes, partendo dalle riflessioni sul documentario di Brigitte Chevet del 2015, Rose Valland, The Art Spy, propongono una tavola rotonda virtuale con illustri ospiti: la regista Chevet, la gallerista Marianne Rosenberg (nipote del famoso mercante e collezionista Paul Rosenberg) e la storica dell’arte MaryKate Cleary.
Ѐ possibile iscriversi qui, effettuando una piccola donazione.
Diplomata in Scultura al Liceo Artistico Statale di Benevento, ha proseguito i suoi studi in Conservazione e restauro dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Urbino conseguendo l’abilitazione come restauratrice. È specializzata in Arts Management e in Archeologia giudiziaria e crimini contro il Patrimonio Culturale. Co-founder dell’Associazione Art Crime Project, editore di The Journal of Cultural Heritage Crime. Membro del Direttivo Associazione Massimo Rao, è responsabile della Pinacoteca Massimo Rao. Vive e lavora a San Salvatore Telesino (BN).