Restituito ritratto fotografico autografato da Gabriele D’Annunzio. Era stato rubato a Gorizia nel 1992
Un ritratto fotografico autografato raffigurante Gabriele D’ANNUNZIO, recentemente rinvenuto e sequestrato a Gorizia dai Carabinieri della Stazione di Gorizia Montesanto in collaborazione con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Udine, sarà restituito al Direttore dell’Ente Regionale Patrimonio Culturale (ERPAC) dal Comandante del citato Reparto specializzato nella prevenzione e repressione di reati commessi in danno del patrimonio culturale nazionale e dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Gorizia.
L’evento si è svolto alla presenza dell’Assessore regionale alla cultura e allo sport, del Sindaco di Gorizia, del Soprintendente Archivistico FVG, e della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio FVG., nel corso di una conferenza stampa presso la Sala d’Onore di Palazzo Attems-Petzenstein a Gorizia.
Il ritratto era stato consegnato alla Stazione Carabinieri di Gorizia Montesanto da un privato cittadino residente in Provincia di Treviso che sosteneva di averlo casualmente rinvenuto nei paraggi, abbandonato lungo un marciapiede cittadino. La singolarità del racconto ma, soprattutto, il possibile pregio storico-artistico del manufatto, suggerivano ai militari operanti di contattare i colleghi del Nucleo TPC di Udine i quali effettuavano un primo esame dell’effige fotografica. La stessa ritraeva il poeta Gabriele D’ANNUNZIO in posa laterale sinistra. Vi si leggeva in alto Gorizia: 19 maggio 1902 ed in basso si notava chiaramente la sua firmaapparentemente autografa, preceduta dall’iscrizione “ricordo di”. Una volta estratto dalla cornice di recente fattura che la conteneva, si poteva apprezzare una serie di iscrizioni e timbri come quello afferente lo “Studio Bertieri”, l’”International Exhibition Florence 1899” e, soprattutto, quello relativo al “Museo della Redenzione Gorizia”.
Mano a mano che le verifiche procedevano l’effige fotografica appariva come un prezioso documento storico evidentemente legato alla città di Gorizia dove, proprio nel 1902, il D’Annunzio era stato in visita accompagnato da Eleonora DUSE. Il richiamo allo Studio Bertieri di Torino faceva riferimento all’omonimo studio fotografico gestito da Paolo e poi dal figlio Oreste che venne premiato con medaglia d’oro all’Esibizione Internazionale di Firenze del 1899, organizzata dalla Società Fotografica Italiana in concomitanza con il Secondo Congresso Fotografico italiano e dove il ritratto venne verosimilmente esposto.
I successivi accertamenti svolti presso i Musei Provinciali di Gorizia, permettevano di riconoscere, senza ombra di dubbio, il manufatto come afferente ai Musei Provinciali di Gorizia, istituto che aveva ereditato il patrimonio del Museo della Redenzione, e di appurare che l’effige fotografica risultava inventariata tra gli oggetti del Museo di Storia e Arte ed era originariamente esposto nella saletta del teatro di casa Formentini a Borgo Castello, da dove venne trafugata da ignoti nel dicembre del 1992.
Di tutto quanto riscontrato veniva informata la Procura della Repubblica di Gorizia.
La riconsegna dell’effige fotografica, che rientra nel novero dei beni culturali tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, consente all’Arma dei Carabinieri, nelle sue componenti Territoriale e Speciale, di restituire all’ERPAC, per il successivo affidamento ai Musei Provinciali di Gorizia, un importantissimo documento storico che testimonia la centralità del capoluogo isontino nell’ambito culturale dell’epoca, condizione mai venuta meno nel tempo così come testimoniato dalla recente proclamazione di Gorizia – Nova Gorica quale Capitale Europea della Cultura 2025.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del PAtrimonio Culturale di Udine].
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