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Fissa dimora per gli Argenti di Morgantina

(Tempo di lettura: 2 minuti)

È ufficiale, il tesoro di Morgantina potrà restare in Sicilia! Lo rende noto l’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, il quale ha ricevuto una nota ufficiale da Max Hollein, direttore del Metropolitan Museum di New York, che definisce «obsoleto l’accordo del 2006». Infatti, come vi avevamo raccontato in un precedente articolo, i preziosi pezzi di oreficeria venivano dati in prestito al museo americano ogni quattro anni.

Nel gennaio scorso la Regione Sicilia aveva avanzato la richiesta di far restare definitivamente gli Argenti al Museo Archeologico di Aidone.


Richiesta finalmente accolta dal Museo americano, che in una lettera del suo direttore fa sapere:

«Riteniamo che sia meglio sospendere questo scambio, vista anche l’importanza degli Argenti per il Museo nel quale sono ospitati e per la fragilità degli stessi».

Il direttore del MET, nella nota, ha mostrato la sua disponibilità alla modifica dell’accordo rinnovando un sodalizio tra il Museo americano e il Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas” di Palermo, “attraverso prestiti che possano far conoscere ai visitatori del Museo statunitense la ricchezza del patrimonio culturale siciliano”.

Riguardo alla vicenda, così scrive sulla sua pagina Facebook l’assessore Samonà:

«Accolgo con grande soddisfazione la lettera del Direttore del Metropolitan Museum di New York che viene incontro alle richieste del Governo regionale, tenendo conto delle mutate condizioni storiche e riconoscendo la legittima esigenza del Museo di Aidone a mantenere gli Argenti di Morgantina. Una disponibilità per cui ringrazio il Direttore Max Hollein e in virtù della quale si gettano le basi per una prestigiosa collaborazione scientifica e culturale fra il MET e il nostro Museo “Salinas”.
[…] Ritengo che la politica degli scambi culturali, che sta già dando effetti molto positivi con la Grecia e i suoi musei, sia la grande opportunità dei prossimi anni, per valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale e dar vita a iniziative comuni, in grado di garantire una vetrina di vasta risonanza internazionale alla Sicilia e ai nostri musei e parchi archeologici».

Una degna conclusione per questi tribolati argenti che finalmente non dovranno più rinnovare il visto americano. La definitiva esposizione nelle sale del museo siciliano contribuirà a garantire per questi fragili oggetti uno stato di conservazione ottimale.

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