I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito al Museo “Piersanti” di Fabriano-Matelica (MC), di proprietà del Capitolo della Cattedrale e della Parrocchia di Santa Maria di Matelica, un dipinto, copia di un’opera del pittore rinascimentale Jacopo da Ponte (Bassano del Grappa, 1515-1592) conosciuto anche come “il Bassano”, raffigurante la Deposizione di Gesù nel Sepolcro. L’olio su tela, di epoca imprecisata, delle dimensioni di cm 68 x 50,5, era stato sequestrato – in località Brennero – dai militari del reparto dell’Arma dei Carabinieri specializzato nella prevenzione e nella repressione dei reati commessi in danno del patrimonio culturalecon competenza sul Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Il dipinto è stato riconsegnato al Direttore del citato museo marchigiano, Don Ferdinando Dell’Amore, dal Comandante del Nucleo TPC di Udine, Magg. Lorenzo Pella, nel corso di una cerimonia tenutasi presso la Chiesa della SS. Annunziata di Matelica, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano e intrapresa a seguito del monitoraggio del web finalizzato alla ricerca di dipinti antichi illecitamente sottratti. La tela era infatti apparsa sul sito on-line di un esercizio commerciale di settore della Provincia Autonoma di Bolzano, attraverso il quale era stata posta in vendita per conto di un cittadino austriaco residente ad Innsbruck. I militari, insospettiti dal pregio dell’opera, hanno trovato immediatamente riscontro nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC. Le immagini e gli elementi descrittivi dell’opera hanno consentito di appurare che si trattasse del dipinto sottratto da ignoti, tra il 5 ed il 7 maggio 1975 dal Museo “Piersanti” di Matelica che, contattato preliminarmente nella figura del Direttore pro tempore, lo aveva riconosciuto come proprio rivendicandone formalmente la proprietà.
I preliminari accertamenti svolti in collaborazione con le Compagnie Carabinieri di San Candido e di Vipiteno nonché con la Stazione Carabinieri di Matelica, hanno consentito ai militari del TPC di Udine – su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente – di contattare direttamente il venditore austriaco. A carico di costui – inconsapevole dell’origine furtiva dell’opera presente da decenni nell’abitazione della famiglia e convinto della legittima provenienza della tela – non è stato assunto alcun provvedimento di legge in virtù della dimostrata buona fede al punto che, palesando una grande sensibilità nei confronti dell’arte e una piena collaborazione con le autorità italiane, lo stesso possessore ha consegnato spontaneamente il dipinto ai militari operanti presso la Stazione Carabinieri di Brennero consentendo il definitivo recupero dell’opera dopo oltre 46 anni dal furto.
Il dipinto recuperato dal Nucleo TPC di Udine sarà pertanto conservato presso i locali del “Museo Piersanti” di Matelica il cui accesso al pubblico non è ancora possibile a causa del perdurare dei lavori di ristrutturazione conseguenti il sisma del 2016, ma sarà opportunamente valorizzato e “riconsegnato” al pubblico godimento non appena le condizioni lo consentiranno.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine].
Il contenuto della pagina può essere scaricato in formato PDF.
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.