Palermo, Palazzo Costantino ritorna sul mercato
Iniziamo dalla fine: Palazzo Costantino, un gioiello settecentesco nel cuore storico di Palermo, è in vendita per 9 milioni di euro.
Costruito da Giuseppe Merendino nella seconda metà del XVIII secolo su precedenti strutture seicentesche, affaccia sulla centralissima via Maqueda ed è la prosecuzione del Canto di Sant’Oliva, a nord-ovest di piazza Vigliena. Acquistato dal marchese Giuseppe Costantino, nel 1785 l’edificio fu oggetto di un importante intervento di ristrutturazione su progetto dell’architetto Venanzio Marvuglia. I soffitti dei saloni principali furono affrescati da Gioacchino Martorana e decorati con stucchi, la lunga galleria con La battaglia di Costantino fu dipinta da Giuseppe Velasco e nelle altre sale lavorarono Elia Interguglielmi e Gaspare Fumagalli.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il palazzo fu confiscato sia dalle truppe tedesche che da quelle alleate e fu vittima, in compagnia dell’adiacente Palazzo Napoli, di una brutale spoliazione post-bellica: le decorazioni furono gravemente danneggiate, i preziosi arredi in stile Luigi XV e Luigi XVI in legno intagliato e dorato furono depredati e buona parte dei pavimenti maiolicati settecenteschi furono asportati o vandalizzati. Negli anni ’60 una parte dell’immobile venne data in locazione a La Rinascente che ne ricavò uffici e magazzini modificando diversi vani.
Con l’acquisto di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e il progetto di recuperare l’intero edificio, trasformandolo in un esclusivo hotel, sembrava essere iniziata una nuova vita per Palazzo Costantino: ottenute le concessioni, iniziarono le campionature e i lavori di riqualificazione e restauro che poco dopo furono bloccati. E mai più ripresi. A testimonianza di quella breve stagione Palazzo Costantino custodisce, da oltre tre lustri, una gru che svetta sulla testa di cittadini e turisti dalla corte interna: nel corso degli anni, in attesa che il cantiere ripartisse, è fallita la ditta di costruzioni e il mostro di ferro e cemento è rimasto là piantato perché nessuno è tornato a riprenderselo. Per garantire la sicurezza pubblica, scongiurando il crollo e una strage nel cuore di Palermo, la gru – che è ben visibile da via Maqueda – deve essere periodicamente ispezionata dai Vigili del fuoco.
Dopo anni di tentativi e promesse naufragati, Palazzo Costantino torna dunque sul mercato, accompagnato da foto che lo rendono riconoscibile solo ai più ferrati e da una breve descrizione: “PALERMO – nel cuore del centro storico, a poca distanza dal mare, dal Palazzo dei Normanni, il Duomo, la Stazione Ferroviaria ed il Teatro Massimo, prestigioso Palazzo Nobiliare di epoca barocca composto da sei piani fuori terra edificato su progetto di due importanti architetti palermitani. La struttura ha una corte centrale, diversi terrazzi e lucernari, volte delle stanze decorate con cornici, stucchi e dipinti che sono opera di due dei più grandi artisti dell’epoca settecentesca: Gioacchino Martorana e Giuseppe Velasco. L’ingresso principale è sottoposto dalla Soprintendenza a BB. CC. AA. di Palermo a vincolo monumentale. La superficie totale del lotto è di 8.000 mq. In passato sono state ottenute le concessioni edilizie per i necessari lavori di restauro e conversione dell’immobile in albergo di lusso, con progetto per hotel con sala ristorante, Bar, Shop Area, Meeting Room, Wellness Area e 76 Camere di cui 26 Suites. Ottima opportunità per sedi di rappresentanza di prestigio o investimento per Fondi e Catene Alberghiere”.
Tra gli edifici inaccessibili al pubblico da decenni, Palazzo Costantino è “il luogo più amato”, secondo Palermo Today, che nelle edizioni 2020/2021 de Le Vie dei Tesori – una fondazione e un festival “di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia” che cercano di avvicinare i cittadini alla conoscenza e alla riscoperta di beni spesso poco conosciuti o proprio chiusi e che contribuiscono al loro restauro – è stato visitato da oltre 6 mila persone. Già Manifesta 12, una mostra biennale europea itinerante di arte contemporanea che nel 2018 si è tenuta proprio a Palermo, aveva scelto Palazzo Costantino come sede per questo importante evento.
Riuscirà la nuova proprietà (o il Ministero della Cultura) a salvare Palazzo Costantino dal suo destino di abbandono?
Dopo la laurea a Trento in Scienze dei Beni Culturali, in ambito storico-artistico, ho “deragliato” conseguendo a Milano un Perfezionamento in Scenari internazionali della criminalità organizzata, un Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione a Pisa e un Perfezionamento in Arte e diritto di nuovo a Milano. Ho frequentato un Master in scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino. Colleziono e recensisco libri, organizzo scampagnate e viaggi a caccia di bellezza e incuria.