Sabato 11 giugno 2022 inaugura a San Severino il nuovo museo dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, il Museo dell’Arte Recuperata (MARec). Il palazzo arcivescovile della cittadina accoglierà numerose opere salvate dalle chiese danneggiate dal sisma nel 2016.
Più della metà delle chiese dell’Arcidiocesi sono ancora inagibili a causa del sisma (354 su 524). Sono 6450 i beni artistici trasferiti e conservati in tre depositi diocesani e nel deposito statale di Ancona. Di questi, 1057 beni mobili storico-architettonici sono gravemente danneggiati, 522 sono mediamente danneggiati e 391 lo sono lievemente. Le opere restaurate dalla Soprintendenza sono state 33, 17 sono state restaurate da sponsor privati, mentre 10 grazie ai fondi dell’8×1000 della CEI.
Tra i numerosi reperti esposti, si potranno ammirare anche la tavola della Madonna del Monte di Lorenzo d’Alessandro e la statua lignea della Madonna di Macereto. L’insieme delle opere vuole offrire un quadro quanto più rappresentativo della produzione di arte sacra maceratese dal Duecento al Settecento.
Alla presentazione del Museo, il Mons. Francesco Massara sottolinea l’importanza dell’apertura del museo per questi territori, perché “la rinascita passa anche dal recupero delle opere d’arte”, e annuncia l’avvio di un laboratorio di restauro collegato al MARec. La direttrice del museo, Barbara Mastracola, invece, riflette sul significato di agorà e di luogo pubblico di incontro che il museo ambisce a diventare, una piazza che molti paesi non hanno più.
Il programma della giornata dell’inaugurazione vede alle 12 la presentazione alla stampa con Vittorio Sgarbi. Nel pomeriggio alle 16.30 ci sarà l’apertura del museo alla presenza delle istituzioni.
Dottoressa in Economia e Politiche della Cultura presso l’Università di Torino.
Junior project manager presso CCW – Cultural Welfare Center.