La Dama Svelata è un’opera d’arte digitale, ma è anche la soluzione creativa e sostenibile che gli autori, Gloria Gatti e Maurizio Seracini, hanno individuato per valorizzare il patrimonio culturale attraverso l’uso dello nuove tecnologie e che, grazie a conoscenze tecniche approfondite, ha permesso loro di svelare “il segreto” del cagnolino e di rielaborare artisticamente una inedita versione del dipinto di Raffaello, La dama col Liocorno, in digital painting e che, nel contempo, narra le trasformazioni subite dall’opera nel corso dei secoli.
Il visitatore, come in un’epifania di Joyce, compie un percorso di esperienza visiva che lo conduce per mano alla rivelazione e alla scoperta di un patrimonio nascosto e invisibile, svelato grazie ad un nuovo sguardo.
Le generazioni più giovani, si stanno allontanando sempre più dal mondo fisico dell’arte e dai musei e sono sempre più immerse nel digitale, che nei lunghi mesi della pandemia è stato la loro unica fonte di nutrimento.
Per ricollegare i giovani al passato, per evitare che abbandonino la loro identità culturale necessaria per costruire il loro futuro; per riprenderli per i capelli, in questa terra di mezzo, prima che si smarriscano nel Metaverso, gli autori hanno cercato, con l’umiltà di chi non è nato artista, di fare un passo indietro e di provare ad usare il digitale, un linguaggio a loro oggi più familiare, cercando, nel contempo, di attirare la loro attenzione attraverso un breve e immediato percorso di stupore per la scoperta.
Quando il Louvre nel 2019, per il Cinquecentenario della morte di Leonardo, ha esposto “coraggiosamente” le riflettografie delle opere, per far comprendere meglio al pubblico il suo processo creativo, nonostante si trattasse di una lettura criptica per uno spettatore profano, gli autori hanno iniziato a riflettere sull’impiego delle nuove tecnologie per la ricreazione delle immagini nascoste per rendere più facilmente percettibile la genesi e l’evoluzione dell’opera al visitatore profano e “contemporanea” la sua fruizione.
Il progetto prevede la realizzazione di 12 nuove opere ispirate al patrimonio culturale comune che presentino over painting e segreti nascosti.
Gli autori intendono realizzare una tiratura in un’edizione limitata di 5 esemplari, di cui il n. 1/5 verrà offerto in donazione al Museo proprietario dell’opera “madre” che ha ispirato la nuova creazione artistica, per consentire ai suoi visitatori di poter beneficiare della rivelazione del patrimonio nascosto e svelato, con l’auspicio che un’iniziativa sostenibile e completamente privata, ispirata a un bene culturale, possa contribuire alla valorizzazione del patrimonio.
Gli autori hanno deliberatamente scelto di avvalersi dell’eccezione artistica e del diritto d’autore e di non coinvolgere le istituzioni nel progetto, non per essere escludenti, ma perché hanno ritenuto che al momento i tempi non fossero ancora maturi per accettare che la valorizzazione, nell’accezione di cui al Codice dei Beni Culturali, potesse passare attraverso iniziative pubbliche che abbiano anche fine di lucro.
Hanno inoltre scelto di pubblicare l’opera agli Stati Generali del Lavoro Cultura a Roma, perché questa creazione è il frutto del loro lavoro.
Gli autori, infine, ringrazano per la supervisione registica Ruggero Gabbai e Crazypanda per il supporto tecnico digitale.
La Dama Svelata
(Installazione Video)
Gloria Gatti – Maurizio Seracini, 2022
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.