La diminuzione dei reati in danno del patrimonio culturale, registrata nell’anno 2021 in Veneto, ha permesso ai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia una migliore e più efficace azione investigativa su quelli già consumati nei periodi antecedenti, con risultati di eminente livello.
La favorevole congiuntura e l’aumento dei volumi nel commercio elettronico hanno consentito di perseguire eventi criminosi anche su tutto il Territorio Nazionale.
Dal confronto dei dati relativi ai fenomeni criminali commessi nell’anno 2021 con quelli relativi al corrispondente periodo del 2020, si rileva una diminuzione complessiva dei furti di beni d’interesse artistico e/o culturale del 27%: dai 33 del 2020 ai 24 del 2021.
In tale quadro generale è opportuno evidenziare il trend positivo della protezione dei beni d’interesse artistico e/o culturale offerto dai luoghi espositivi sia pubblici, comprensivi dei luoghi di culto, che privati, che ha registrato una diminuzione degli eventi delittuosi pari a circa il 20% (nr. 13 eventi complessivi in luogo dei 18 dell’anno precedente).
Di gran lunga migliorato il trend degli eventi in danno dei luoghi di privata dimora, con una diminuzione di eventi pari a circa il 45%.
Gli oggetti maggiormente colpiti dai reati predatori sono risultati quelli di arredo, nonché quelli di tipo librario e archivistico, a fronte di una complessiva diminuzione dell’ammontare di oggetti trafugati del 65%.
Relativamente alla tipologia dei reati oggetto di indagini, si rileva un aumento del 300% di quelli di ricettazione scoperti (da 7 a 28 reati perseguiti).
L’attività repressiva del Nucleo è più che raddoppiata con un forte incremento dell’azione contro l’illecita detenzione e commercializzazione di beni di interesse artistico e/o culturale (dalle 19 persone denunciate nell’anno 2020 si è passati alle 45 persone denunciate nell’anno 2021), con il deferimento degli autori di 28 reati tra cui quelli propri dei pubblici ufficiali e di ricettazione fallimentare.
Particolare attenzione è stata posta al contrasto dei reati in danno del patrimonio paesaggistico, con una diminuzione dei fatti rilevati e quindi del numero degli autori di circa il 50%.
Con il coordinamento delle competenti Procure circondariali, il Nucleo ha eseguito complessivamente 23 perquisizioni con il recupero di un patrimonio complessivo non inferiore a € 10.000.000,00 sia pubblico che privato.
I risultati sopra enunciati sono stati resi possibili attraverso l’azione preventiva condotta dal Nucleo che ha registrato un aumento di circa l’80% dei controlli effettuati. Questi si sono articolati non solo nei controlli sull’esercizio del commercio, su aree interessate da vincolo archeologico e/o paesaggistico nonché nei musei, in particolare per la prevenzione del rischio antropico, ma anche attraverso la comparazione di oggetti nella Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, raggiungendo il considerevole numero di 454 controlli eseguiti.
Tra le principali operazioni svolte nel territorio della Regione Veneto, che hanno portato al disvelamento di condotte criminose anche di portata internazionale si segnalano:
− Operazione “Ramino”, scaturita dalle indagini successive il furto di “un quadro di scuola olandese del XIX secolo olio su rame soggetto fiori colore fondo scuro e fiori colorati varietà di fiori comunque colori vivaci” presentata in data 17.11.2001 presso la Stazione Carabinieri di San Vito di Cadore (BL) nella quale la stessa P.O.forniva all’Arma procedente riproduzione fotografica dell’opera.
Questa veniva trasmessa dalla Stazione CC di San Vito di Cadore al Comando CC TPC, che la inseriva nella Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti.
A seguito di accertamenti d’iniziativa finalizzati al rintraccio delle opere d’arte trafugate, l’opera con altra indicazione esplicativa veniva rintracciata in vendita presso casa d’aste tramite mercato elettronico successivamente sequestrata e affidata in custodia giudiziale alla stessa P.O. nell’ottobre del 2021.
− Operazione S. Leonardo, relativa al recupero in Arzignano (VI) di una statua lignea dell’altezza di cm. 88, segnalata possibile provento di furto occorso in data 04.12.2004 presso la Chiesa Saint-Pierre di Couin nel dipartimento del Pas de Calais(Francia). L’intensa e proficua collaborazione internazionale di polizia e l’implementazione della banca dati P.SY.C.HE. di INTERPOL, hanno permesso di rinvenire l’opera commercializzata sul mercato elettronico e di porla in sequestro.
Il 14.07.2021 presso l’Ambasciata di Francia in Roma l’opera, insieme ad altre recuperate sul Territorio Nazionale, è stata restituita alla Repubblica Francese nell’ambito dell’attività di diplomazia culturale.
− Operazione “Epaminonda” scaturita dalle indagini successive il furto denunciato in data 27.12.1972 presso la Stazione Carabinieri di Casalserugo (PD). Di alcune opere sottratte, veniva fornita riproduzione fotografica di quella indicata come dipinto di “Scuola Veneta del sec. XVII, soggetto mitologico, cm 164×115”, con cui è stata alimentata la Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti.
A seguito di accertamenti d’iniziativa finalizzati al rintraccio delle opere d’arte trafugate, l’opera con altra indicazione esplicativa veniva rintracciata in vendita presso casa d’aste nella provincia di Vercelli, tramite mercato elettronico successivamente sequestrata e restituita in data 24/04/2021, a seguito di delega da parte della Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Vercelli.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia].
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