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Nucleo Carabinieri TPC di Perugia. Attività operativa 2021

TPC Perugia Lastra marmorea
(Tempo di lettura: 6 minuti)

Sono in totale, a livello Nazionale, 33.869 i beni recuperati nell’anno 2021 dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Reparto specializzato dell’Arma con sede a Roma (Piazza Sant’Ignazio) posto alle dirette dipendenze del Ministero della Cultura e che conta un organico di circa trecento “Detective dell’Arte”, distribuiti fra sedici Nuclei TPC più una Sezione (che coprono l’area territoriale delle venti Regioni amministrative), il Reparto Operativo ubicato a Trastevere con le sue tre sezioni Archeologia, Antiquariato, Falsi e arte contemporanea, nonché vari Uffici, fra i quali la Sezione Elaborazione Dati che gestisce la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, in assoluto il database più antico ed esteso al mondo (oltre 1.300.000 files di opere da ricercare).

Analizzando i dati dell’Attività Operativa recentemente presentati a livello Nazionale dal Comandante dello specializzato Reparto dell’Arma, il Generale di Brigata Roberto Riccardi, si rileva come la maggior parte dei recuperi effettuati nel trascorso anno riguarda prevalentemente il settore dei reperti archeologici, paleontologici e numismatici (23.607); a seguire quello antiquariale, archivistico e librario (10.262). Per quanto attiene invece alla contraffazione, sono ben 1748 le opere sequestrate: falsi di arte contemporanea – ma non solo – che qualora fossero arrivati ad essere commercializzati come autentici, avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre 429 milioni di euro. Sul fronte dei reati in danno del patrimonio culturale, nel complesso, è stato registrato un rilevante aumento dei furti di beni culturali pari al 20,5%, è però ancora più sensibile il calo dei beni trafugati (-52%).Si ritiene che ciò possa essere in parte riconducibile, da un lato, alla fragilità della ripresa economica post Covid, che ha inciso sull’aumento delle attività delinquenziali, e dall’altro al ripristino delle libertà di movimento e alla riapertura graduale dei luoghi culturali e degli esercizi di settore, che hanno facilitato la consumazione di reati

Per quanto invece attiene l’ambito della Regione Umbria, ove dal 2016 opera il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, sul fronte delle aggressioni criminali al patrimonio culturale le variazioni registrate risultano sostanzialmente in linea con quelle nazionali; ad esempio, a fronte di 10 furti commessi nel 2020, nel trascorso anno ne sono stati consumati 8 (-20%). Tale decremento è stato sicuramente favorito dalle limitazioni alla circolazione delle persone a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha indiscutibilmente inciso sul movimento delle persone, ivi compresi gli “abituali delinquenti” dediti al furto o alla movimentazione dei beni culturali d’illecita provenienza. Nonostante il calo dei reati, comunque numericamente contenuti, non è mai venuta meno l’azione preventiva nella considerazione che l’Umbria rimane pur sempre un territorio “appetibile” per la sua posizione geografica, essendo collocata al centro di una più vasta area particolarmente ricca di beni culturali conservati nelle numerose realtà religiose (Chiese, Conventi, piccoli ma non meno importanti Santuari, Edicole votive), oppure ancora celati in luoghi archeologicamente inesplorati, “obiettivi” importanti sotto il profilo storico-culturale, sovente ubicati in zone rurali, montane o comunque poco frequentate e molto difficili da sorvegliare, dove trovano dimora manufatti pregiati, non sempre conosciuti e per questo ricercati dai collezionisti e di facile sottrazione da parte di malintenzionati.

I dati relativi alle attività di contrasto condotte da parte dei Carabinieri del Nucleo TPC dell’Umbria contemplano il recupero di numerosi beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, il cui valore complessivo è stato stimato in 357.200 euro. Inoltre, sempre nel contesto di sviluppi investigativi conseguenti controlli amministrativi di esercizi commerciali di settore, compreso il monitoraggio delle sempre più numerose e sfruttate vendite On-Line, sono state captate e sequestrate opere contraffatte falsamente attribuite ad artisti contemporanei.

Nel 2021 risultano:

  • denunciate all’Autorità Giudiziaria 66 persone
  • controllati:
  • 2192 beni nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti;
  • 206 esercizi antiquariali e commerciali;
  • 22 mercati e fiere del settore;
  • recuperati:
  • 729 beni antiquariali, archivistici e librari;
  • 250 reperti archeologici di cui 64 integri e 135 relativi a numismatica archeologica; 
  • sequestrate un’ opera d’arte contemporanea contraffatta

Il Nucleo TPC di Perugia inoltre, operando in stretta collaborazione con le altre componenti dell’Arma (Territoriale, Carabinieri Forestali, 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti, Elinucleo di Roma Urbe Forestali) ed avvalendosi, per la specificità della materia, del supporto tecnico-scientifico dei funzionari del Ministero della Cultura in servizio presso le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio e Archivistica e Bibliografica, ha espletato le proprie attribuzioni in tema di salvaguardia del patrimonio culturale, anche attraverso il monitoraggio dei siti archeologici, delle aree di interesse paesaggistico nonché dei vari siti UNESCO ubicati nel territorio umbro (la città di Assisila chiesa di San Damianol’eremo delle carceriil Santuario di Rivotorto e paesaggio storicola basilica di Santa Maria degli Angeli e il Palazzo del Capitanola Basilica di San Salvatore in Spoleto e il Tempietto del Clitunno a Campello) al fine di preservarne l’integrità e garantirne la lecita fruizioneNell’individuazione dei siti e delle aree d’interesse culturale oggetto delle verifiche, il personale del Nucleo si è avvalso del importante supporto tecnico delle Banche Dati del Ministero della Cultura  “Vincoli in rete” e “Sitap”, e dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, “Carta del Rischio”, in base alle quali è stato possibile individuare e controllare, nel corso di “servizi dedicati”:

  • 71 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali;
  • 112 aree archeologiche.

Nell’ambito del più ampio contesto dei contributi che l’Arma dei Carabinieri fornisce per la “Formazione della cultura della legalità”, il Nucleo TPC di Perugia, nel 2021, è stato coinvolto in varie iniziative divulgative, partecipando ad incontri in videoconferenza in favore di istituti scolastici, università ed associazioni culturali, nel corso delle quali sono state illustrate le competenze, le attribuzioni e le attività ad oggi condotte dal Comando Carabinieri TPC, sia in ambito nazionale che internazionale.

Nel novero dei compiti assegnati al Comando TPC figurano anche gli interventi preventivi finalizzati a sensibilizzare gli operatori dei settori museale e bibliotecario (pubblici o privati), volti a migliorare la sicurezza dei luoghi espostivi ove trovano custodia numerosi fra i più importanti beni culturali che costituiscono il “Patrimonio Nazionale”. A tale proposito sono tate effettuate, in virtù degli accordi di collaborazione attuati con il Ministero della Cultura e l’International Council Of Museum, con riferimento specifico alla sicurezza anticrimine nei musei, da parte del personale del Nucleo sono state eseguite 13 verifiche in favore di strutture museali, di biblioteche e degli Archivi di Stato, riscontrando una generale buona condizione delle misure di sicurezza in riferimento ai contenuti della pubblicazione “La sicurezza anticrimine nei musei” edita in collaborazione tra il MiC, l’ICOM e il Comando Carabinieri TPC, quale utile ausilio per gli operatori del settore.

Operazioni di rilievo:

Nel marzo 2021 a Orvieto (TR) e Mestre, per un’indagine afferente al tentativo di esportazione da parte di un esercente del settore di beni antichi rubati, condotta unitamente al paritetico Nucleo di Venezia, sono state recuperate presso la dogana di Mestre le sculture lignee di due angeli porta ceri già oggetto di furto in passato da una chiesa in provincia di Mantova. 

Nel giugno 2021  a Rapallo (GE), Tortona (AL), Roma e Potenza Picena (MC) a seguito di attività indagine per vendita on line e presso esercizi di settore di materiale archeologico asportato in zone vincolate del centro Italia, fra cui l’Umbria e dal sudamerica, sono stati individuati e sequestrati 58 (cinquantotto) reperti archeologici (di cui 33 frammentati), fra i quali ceramiche etrusche, oggettistica e statuaria in bronzo e pietra di epoca romana, etrusca e pre-colombiana di valore complessivo stimato in 70.000,00 euro circa. Nella circostanza sono state denunciate quattro persone per ricettazione.

Nel settembre 2021 a Ravenna, presso private pertinenze, da un’indagine volta al recupero di beni archivistici risultati rubati da fondi antichi e biblioteche, sono stati individuati e recuperati 380 documenti archivistici inalienabili riferiti a fondi statali, comunali e giudiziari del comprensorio regionale. Valore complessivo € 4.000,00

Nell’ottobre 2021 ad Arezzo, a conclusione di una indagine finalizzata a contrastare l’illecito commercio di beni archivistici rubati all’estero,  sono stati recuperati presso un privato inserzionista presente su sito di vendita on line, un documento archivistico rubato a Spoleto (PG), 9 carte geografiche rubate al Museo Statale di Budapest e 25 monete di valenza archeologica. L’attività ha portato a denunciare una persona per il reato di ricettazione.

Nel novembre 2021 a Terni, a conclusione di una indagine finalizzata a contrastare l’illecito commercio di beni archivistici, venivano individuati e sequestrati documenti inalienabili, sia pubblici che ecclesiastici, fra i quali due bolle papali del 1500 (già restituite alla Basilica di S.Maria in Aracoeli) e numerosi manufatti archeologici. Una persona denunciata per ricettazione di beni culturali.

[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Perugia].

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