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Torna in Colombia un contenitore fittile della cultura Muisca (VI sec.)

Tpc Udine
(Tempo di lettura: 3 minuti)

I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine hanno restituito all’Ambasciatrice della Colombia a Roma, S.E. Gloria Isabel Ramírez Ríos, un contenitore fittile proveniente dalla regione archeologica della Cordigliera Orientale – Cultura Muisca (VI secolo d.C.).

La restituzione è il frutto di un’indagine condotta dal Nucleo TPC di Udine a seguito dei controlli presso un esercizio commerciale di settore di Pordenone. 

Il reperto archeologico, di fattura mesoamericana di epoca precolombiana, era stato immediatamente sequestrato d’iniziativa dai militari dell’Arma specializzati nella prevenzione e nella repressione dei reati commessi in danno del patrimonio culturale, perché nella possibilità di essere ulteriormente ed illecitamente commercializzato, con l’eventualità che i successivi passaggi ne facessero perdere definitivamente le tracce.

Non è raro che i militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale rinvengano nel corso di controlli ad esercizi antiquariali, fiere e case d’aste, manufatti storici appartenenti al patrimonio culturale di altri Stati, come quello mesomericano descritto. Si tratta di un commercio illegale il cui contrasto si è dotato di nuovi e più efficaci strumenti normativi a seguito della riforma del codice penale entrata in vigore il 23 marzo scorso che, nell’introdurre il Titolo VIII-bis del Codice Penale rubricato “Dei delitti contro il patrimonio culturale”, prevede e punisce espressamente la condotta di chi importa illecitamente beni culturali dall’estero. 

Le risultanze emerse nel corso dell’indagine venivano condivise dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, grazie anche agli esperti del Museo delle Civiltà di Roma che confermavano sia la genuinità, sia l’origine archeologica del manufatto sequestrato. L’operazione si concludeva con la denuncia all’Autorità Giudiziaria pordenonese di due persone e l’assegnazione della brocca alle Autorità colombiane competenti che, attivate dal Comando TPC attraverso l’Instituto Colombiano de Antroplogía e Historia (ICANH), l’avevano riconosciuta come bene appartenente al proprio patrimonio archeologico, rivendicandone la proprietà e la restituzione.  

La riconsegna di reperti archeologici come quello descritto garantisce la ricomposizione dei percorsi storici e culturali del Paese centro-americano e costituisce un’ulteriore prova della straordinaria collaborazione consolidatasi, nel corso degli anni, tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e le Autorità colombiane nello specifico settore della tutela del patrimonio culturale.

[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine].

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