Dall’Albania torna il clavicordo rubato la notte di Capodanno 2015 dal Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma
Tirana. Il Ministro della Giustizia albanese, On. Ulsi Manja, ha restituito all’Ambasciatore italiano, S.E. Fabrizio Bucci, e al Comandante dei Carabinieri per la Tutela del PatrimonioCulturale (TPC), Generale di Brigata Roberto Riccardi, il clavicordo da viaggio di autore anonimo risalente al XVIII secolo, parte della collezione “Laura Alvini”, ceduto in comodato d’uso al Conservatorio Arrigo Boito di Parma e trafugato la notte di Capodanno del 2015. Lo strumento musicale è stato recuperato in Albania.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro della Cultura albanese, On. Elva Margariti.
L’importante recupero è stato possibile grazie alle indagini condotte dal Nucleo TPC di Bologna, che alla fine del 2018 ha intercettato in Albania la trattativa per la vendita dell’antico clavicordo fra un ignoto e un musicista albanese.
Gli accertamenti, condotti anche grazie alla comparazione delle immagini fotografiche del bene con quelle inserite nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, hanno confermato che l’antico manufatto non era altro che il clavicordo da viaggio del XVIII secolo della collezione “Laura Alvini”.
Il riconoscimento del bene, poi confermato dai funzionari del Conservatorio, ha consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, la dott.ssa Daniela Nunno Sost., che ha coordinato le indagini, di inoltrare una richiesta di assistenza giudiziaria internazionale alla Procura presso il Tribunale di Prima istanza di Tirana, e poi di sequestrare, grazie al supporto dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza in Albania – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e della PoliziaAlbanese, l’antico strumento che il musicista aveva nel frattempo custodito.
Con la cerimonia odierna il Ministro Ulsi Manja ha materialmente consegnato ai Carabinieri TPC lo strumento musicale per essere rimpatriato in Italia e restituito all’avente diritto.
[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].
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