Innovazioni digitali per il contrasto al traffico illecito di beni culturali: al via il progetto europeo RITHMS
L’Istituto Italiano di Tecnologia rende nota la ratifica del Grant Agreement che dà il via al progetto RITHMS (𝑹𝒆𝒔𝒆𝒂𝒓𝒄𝒉, 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒄𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝑻𝒆𝒄𝒉𝒏𝒐𝒍𝒐𝒈𝒚 𝒇𝒐𝒓 𝑯𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂𝒈𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝑴𝒂𝒓𝒌𝒆𝒕), coordinato dal Centre for Cultural Heritage Technology diretto dalla dott.ssa Arianna Traviglia.
Finanziato per 5 milioni di euro dalla Commissione Europea nel quadro del programma 𝐇𝐨𝐫𝐢𝐳𝐨𝐧 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞 (Horizon-CL3-2021-FCT-01-08; GA 101073932), il progetto RITHMS partirà il prossimo 1º ottobre.
Il progetto, di durata triennale, mira a supportare e potenziare la capacità operativa di Polizie e Autorità doganali/di frontiera nell’affrontare il fenomeno del traffico illecito di beni culturali grazie a ricerca, innovazione tecnologica, training specifici e sensibilizzazione del pubblico.
Cuore del progetto RITHMS sarà lo sviluppo di una piattaforma digitale altamente innovativa che, sfruttando il metodo della Social Network Analysis, consenta l’identificazione dei network criminali coinvolti nel traffico illecito fornendo agli investigatori preziose informazioni sulla loro attività e potenziale evoluzione.
Il Consorzio, che conta 20 partner, include quattro forze di Polizia nazionale (Italia, Spagna, Olanda e Moldavia), due Autorità doganali nazionali (Bulgaria e Bosnia Erzegovina), una Scuola di Polizia (Germania), società private, organizzazioni senza scopo di lucro (fra cui l’associazione Art Crime Project-APS con il Journal of Cultural Heritage Crime) e istituzioni di ricerca con esperienza in ambito delle scienze umane e informatiche.
Forte dell’esperienza negli aspetti multidisciplinari in gioco acquisita o potenziata dai partner in progetti precedenti (NETCHER, DEFRAUDify, COURAGE, LOCARD, CyberFactory#1, EU_Rehab, CIVILnEXt, LETSCROWD), RITHMS offrirà soluzioni concrete per contrastare più efficacemente le attività illecite nei confronti del patrimonio culturale.
Con l’approvazione dell’Unità Opere d’Arte di INTERPOL, Consiglio d’Europa, UNIDROIT e UNESCO, RITHMS definirà una strategia replicabile per affrontare le sfide poste dal traffico illecito di beni culturali rubati o saccheggiati, e indagare sui meccanismi che ne sono alla base, compreso il suo collegamento con molteplici settori della criminalità organizzata.
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.