Ai nastri di partenza la 28ª Conferenza Annuale dell’EAA a Budapest
Il 28ª Conferenza Annuale dell’European Association of Archaeologists (EAA) si terrà a Budapest dal 31 agosto al 3 settembre prossimi, organizzata in collaborazione con Eötvös Loránd University (ELTE) e l’Hungarian National Museum.
I temi della riunione annuale, definiti dal Comitato scientifico, includono la multidimensionalità della pratica archeologica, compresa l’interpretazione archeologica, la gestione del patrimonio e la politica del passato e del presente.
In particolare:
1. Archaeologists and Archaeology Here and Now
2. [Re]integration
3. The Carpathian Basin: Integration, Mobility and Diversity
4. Polis, Empire, League and Beyond – Living in Interconnected Societies
5. Climate Change and Socioenvironmental Perspectives
6. A Decade after the ‘Third Science Revolution in Archaeology’
Il 2 settembre, dalle ore 14 alle ore 18, nell’ambito del tema n. 1. Archaeologists and Archeology Here and Now, si terrà l’incontro dal titolo Protecting the past is the key of the future: rights of archaeological heritage stakeholders and social justice (pag. 305 del programma), che per il Center for Cultural Heritage Technology-IIT vedrà la partecipazione di Michela De Bernardin e Riccardo Giovanelli.
Quest’anno il meeting si terrà in modalità ibrida così da consentire ai delegati di partecipare sia in loco che online. Per ogni informazione, consultare il sito ufficiale dell’evento.
Diplomata in Scultura al Liceo Artistico Statale di Benevento, ha proseguito i suoi studi in Conservazione e restauro dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Urbino conseguendo l’abilitazione come restauratrice. È specializzata in Arts Management e in Archeologia giudiziaria e crimini contro il Patrimonio Culturale. Co-founder dell’Associazione Art Crime Project, editore di The Journal of Cultural Heritage Crime. Membro del Direttivo Associazione Massimo Rao, è responsabile della Pinacoteca Massimo Rao. Vive e lavora a San Salvatore Telesino (BN).