Il libro di Tsao Cevoli dà l’opportunità di conoscere, meglio approfondire, una vicenda particolare, a tratti romanzesca, maturata nel mondo, un po’ di nicchia, del mercato delle antichità, costellato di personaggi ambiziosi in cerca di denaro, notorietà e potere.
L’autore narra le vicissitudini di una statua straordinaria, un unicum, un modello di riferimento per i secoli a venire: l’Apollo Sauroctono. Acquisita nelle collezioni del Museo di Cleveland nel 2004, dopo mirabolanti traversie, questo capolavoro dell’arte greca irrompe nella contemporaneità forse per stimolare altri interrogativi, ricerche e studi degli addetti ai lavori e per suscitare l’interesse di lettori curiosi, aperti verso questioni ricorrenti mai del tutto risolte: cosa rappresenta e quanto vale un’opera d’arte, quale la sua valenza simbolica, la sua giusta collocazione nel tempo e nello spazio?
Si tratta in effetti di un’opera che ha attraversato l’evoluzione di una comunità, di una nazione, di una civiltà, per certi versi dell’intera umanità.
La storia non si alimenta da un’unica fonte, è fatta di tante altre storie, poco note, ma non per questo marginali. Il saggio tratta di tutto questo, con molteplici incroci di saperi. Il libro perciò può essere fruito attraverso varie chiavi di lettura: la passione per l’arte, l’archeologia, il diritto e la cronaca giudiziaria.
Un libro, dopotutto, è pur sempre una nuova possibile scoperta.
Apollo. Il Caso Cleveland è edito da Liberarcheologia ed è scaricabile gratuitamente dalla pagina dell’Autore su Academia.edu. La versione cartacea è invece disponibile su Amazon.
Il volume sarà presentato il 2 ottobre alle 11.30 a Firenze in occasione di TourismA – Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale (edizione 2022), presso lo stand dell’Associazione Nazionale Archeologi.
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