Quale futuro per la Convenzione sul Patrimonio Mondiale UNESCO? Se ne parla all’IHS di Berlino
Il 4 novembre a partire dalle ore 10.45, presso l’Institute Heritage Studies (IHS) di Berlino, si terrà l‘International Conference on the Future of the World Heritage Convention.
In quest’occasione, l’IHS presenterà il libro 50 Years World Heritage Convention: Shared Responsibility – Conflict & Reconciliation, che affronta le principali questioni sorte nei 50 anni di attuazione della Convenzione, strumento di cooperazione internazionale e di pace, che promuove la conservazione del patrimonio culturale e naturale eccezionale come patrimonio dell’umanità.
Il libro individua i casi di distruzione o danneggiamento del patrimonio e ne analizza le cause, prendendo come esempio sei aree di conflitto. Il volume sottolinea come le persone e le nazioni, nel loro insieme, siano responsabili della protezione del loro patrimonio, e che l’adempimento di tale responsabilità debba passare necessariamente dalla conoscenza e dalla formazione sull’identità del patrimonio. Richiede la presa d’atto dei pericoli e dei conflitti che il patrimonio deve affrontare e la pratica sostenibile delle strategie di prevenzione e risoluzione dei conflitti. Tra gli altri argomenti, si pone l’enfasi sulle implicazioni dei conflitti illustrati e le responsabilità.
Fedele al suo messaggio, questo evento riunirà un’ampia varietà di gruppi di persone e istituzioni, che rappresentano differenti generazioni e illustrano la diversità del patrimonio dell’umanità. Tale aspetto garantisce che la Conferenza possa fornire approfondimenti esaustivi sulle diverse interpretazioni del Patrimonio mondiale e sugli usi che ne derivano in tutto il mondo.
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Per la serie Heritage completa: la serie Heritage
Info: Sandra Nasser nasser@inaberlin.org
Diplomata in Scultura al Liceo Artistico Statale di Benevento, ha proseguito i suoi studi in Conservazione e restauro dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Urbino conseguendo l’abilitazione come restauratrice. È specializzata in Arts Management e in Archeologia giudiziaria e crimini contro il Patrimonio Culturale. Co-founder dell’Associazione Art Crime Project, editore di The Journal of Cultural Heritage Crime. Membro del Direttivo Associazione Massimo Rao, è responsabile della Pinacoteca Massimo Rao. Vive e lavora a San Salvatore Telesino (BN).