I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova hanno riconsegnato al Parroco, Don Zaccaria Mauro Bonalumi, amministratore della parrocchia dei Santi Martino e Riccardo Pampuri in Peschiera Borromeo (MI), un ostensorio ambrosiano in argento sbalzato databile alla prima metà del XVIII secolo, dotato di custodia originale in cuoio lavorato.
Il bene, catalogato dalla Soprintendenza ABAP di Milano, era stato trafugato nel maggio del 2000, nel corso di un grave furto ove addirittura venne sottratta la pesante cassaforte, contenente numerosi oggetti d’arte sacra.
L’indagine dei Carabinieri, coordinati in prima battuta dalla procura della Repubblica di Genova e successivamente da quella Spezzina, ha avuto origine nel marzo 2021, quando l’Ufficio Esportazione oggetti e antichità d’arte della Soprintendenza ligure ha richiesto allo speciale Reparto dell’Arma la verifica dell’ostensorio del quale era stata presentata regolare richiesta di esportazione. Il riscontro del bene da parte dei militari all’interno della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dallo stesso Comando TPC, ha dato avvio all’attività investigativa finalizzata al rintraccio dell’oggetto e all’accertamento delle responsabilità.
L’attività investigativa ha immediatamente consentito di porre in sequestro il manufatto e permesso di accertare che lo stesso, prima di essere presentato per l’esportazione, era stato licitato e venduto in un’asta cittadina. Veniva quindi identificato in un commerciante ligure, operante nel settore internazionale dell’antiquariato, l’intestatario del mandato di vendita. L’incisiva attività svolta dei Carabinieri ha successivamente portato all’individuazione di importante documentazione probatoria da cui è derivata l’identificazione di ulteriori tre individui, gravitanti in area lombarda ed operanti nel settore della compravendita di beni d’arte, ritenuti presunti ricettatori del bene.
Il dettagliato quadro probatorio fornito all’Autorità Giudiziaria ligure ha determinato l’emissione del provvedimento di dissequestro e la restituzione dell’ostensorio alla parrocchia di provenienza, per tornare alla sacra funzione della quale era stato strappato.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Genova].
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