La Monuments Men and Women Foundation
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Gli uomini e le donne della sezione Monumenti, Belle Arti e Archivi, conosciuti anche come Monuments Men e Monuments Women, affrontarono i pericoli della Seconda Guerra Mondiale per difendere e salvaguardare i tesori artistici e culturali più importanti della civiltà occidentale. Oggi, la Monuments Men and Women Foundation onora questi eroi e il loro operato e ne continua la missione con diversi progetti nel campo della didattica e della restituzione di opere d’arte e altri oggetti culturali ancora dispersi.
La Seconda Guerra Mondiale
La sezione Monumenti, Belle Arti, e Archivi (Monuments, Fine Arts and Archives, or MFAA) dell’esercito angloamericano fu creata nel 1943 per assistere gli Alleati nel proteggere la grande quantità di patrimonio culturale minacciato dal secondo conflitto mondiale. I Monuments Men e Women, come sono più comunemente chiamati, erano curatori di musei, storici dell’arte, architetti e artisti, che in piccoli gruppi accompagnarono gli Alleati durante la liberazione dell’Italia (1943) e dell’Europa (1944/45), valutando i danni ai monumenti e fornendo riparazioni temporanee.
Castello di Neuschwanstein, Germania, Maggio 1945. Il Monuments Man James Rorimer (con taccuino) sorveglia i soldati americani che portano i dipinti giù per gli scalini del castello (National Archives and Records Administration, College Park, MD). |
I Monuments Men and Women furono consultati durante i preparativi per le incursioni aeree affinché i piloti potessero evitare di colpire i luoghi culturali più importanti. Dopo la guerra, molti della MFAA rimasero in Europa fino al 1951 per localizzare le dozzine di depositi segreti sparsi nell’Europa centrale e occidentale che contenevano tesori artistici rubati dai Nazisti o, in alcuni casi, legittimamente evacuati dai musei per salvaguardarli dalla distruzione della guerra. I Monuments Men and Women coordinarono anche gli sforzi successivi di restituzione di ben quattro milioni di opere d’arte ai paesi da cui erano stati razziati. Oggi, oltre 70 anni dopo che gli ultimi Monuments Officer lasciarono l’Europa, la Monuments Men and Women Foundation continua la loro missione.
Altaussee, Austria, Luglio 1945. Il pannello centrale del Polittico di Gand, a causa della sua dimensione e del suo peso, si rivelò molto difficile da rimuovere attraverso i passaggi stretti della miniera di sale di Altaussee. Altri pannelli del polittico sono visibili sullo sfondo dietro il comandante George Stout, che orgoglioso della sua formazione nella marina era solito mettere una “N” per “Navy” sulla sua giacca o sul suo elmetto. Da notare la carta velina sulla superficie dipinta per proteggere la pittura (National Archives and Records Administration, College Park, MD). |
La Monuments Men and Women Foundation
Fondata nel 2007 dall’autore e filantropo Robert Edsel, la Monuments Men and Women Foundation ha dedicato il suo primo decennio a sensibilizzare il pubblico sull’operato dei Monuments Men e delle Monuments Women durante la guerra e ad assicurarsi che questi eroi ricevessero l’onore e il riconoscimento che meritavano. La Fondazione è stata determinante nell’assegnazione, nel 2015, della Congressional Gold Medal – la più alta onorificenza civile conferita dagli Stati Uniti – agli uomini e alle donne della sezione Monumenti, Belle Arti e Archivi. Attraverso una partnership con il National World War II Museum in New Orleans, la Fondazione ha reso i suoi preziosi archivi e le sue risorse accessibili a studenti e studiosi di tutto il mondo, e nel 2023 la prima Monuments Men and Women Gallery aprirà nel nuovo Liberty Pavilion del Museo.
22 ottobre 2015. Lo speaker della Camera dei Rappresentanti John Boehner onora i Monuments Men e le Monuments Women con la Congressional Gold Medal (Archivio Monuments Men and Women Foundation). |
Negli ultimi anni, la Fondazione ha continuato la sua missione focalizzandosi su obiettivi più a lungo termine: ha sviluppato programmi educativi volti a raggiungere pubblici con interessi ed origini diversi, e a divulgare la sua conoscenza e competenza su questo aspetto della storia della Seconda Guerra Mondiale. Ha continuato e rafforzato anche le ricerche sulle segnalazioni ricevute giornalmente, continuando la restituzione di oggetti culturali dispersi ai legittimi proprietari. Ad oggi la Fondazione ha restituito più di trenta oggetti. Inoltre, la collaborazione con l’esercito degli Stati Uniti continua a produrre importanti risultati e nell’estate 2022 la prima classe dei Monuments Men e delle Monuments Women moderni ha completato il primo corso di formazione.
Maggio 2015. Robert Edsel restituisce alla Anhaltische Gemäldegalerie Schloss Georgium a Dessau, Germania, tre dipinti che erano andati dispersi alla fine della Seconda Guerra Mondiale (Archivio della Monuments Men and Women Foundation). |
I progetti oggi
La Fondazione ha una serie di progetti in corso, tutti volti a continuare ciò che i Monuments Men e le Monuments Women iniziarono oltre 70 anni fa. Nell’ottobre 2020, la Fondazione ha lanciato un programma di adesione che dà al pubblico una nuova opportunità per sostenere la sua missione ed essere coinvolto nelle sue attività. Nel novembre 2021 è stato istituito il Monuments Men and Women Foundation Museum Network per collegare le istituzioni di tutto il mondo che hanno una connessione con gli uomini e le donne della sezione “Monumenti”, non solo per ciò che hanno fatto durante la guerra, ma anche e soprattutto negli anni successivi. Questa rete dà visibilità al grande impatto dei Monuments Men and Women e promuove opportunità educative sul loro lavoro nelle istituzioni partecipanti. Più di recente, la Fondazione ha adattato l’elenco esistente delle opere d’arte “Most Wanted” al formato del mazzo di carte da gioco, intitolandolo WWII MOST WANTED ART™, con l’obiettivo di aumentare la sensibilizzazione pubblica sulle numerose opere d’arte di inestimabile valore che restano tuttora disperse, e incoraggiare quelli che potrebbero avere informazioni al riguardo a farsi avanti.
Il mazzo di carte “WWII Most Wanted Art™” creato dalla Fondazione a marzo 2022 (Archivio della Monuments Men and Women Foundation). |
Ognuno di questi progetti è parte della più ampia missione della Fondazione di restituire i beni culturali ai legittimi proprietari ed educare il grande pubblico all’importanza di preservare il nostro patrimonio culturale condiviso, seguendo l’esempio dei Monuments Men and Women.
English version
The men and women of the Monuments, Fine Arts, and Archives section braved the perils of the Second World War in order to protect and safeguard some of humanity’s most important cultural treasures. Today, the Monuments Men and Women Foundation honors these heroes and their legacy, and continues their work through a number of projects aimed at restitution, education, and preservation.
Word War II
The Monuments, Fine Arts, and Archives (MFAA) section was established in 1943 to assist the Allied Forces in protecting the vast amount of cultural property that was threatened by armed conflict and Nazi looting during the Second World War. Their team was composed mostly of art historians and museum personnel who, in small groups, accompanied the advancing Allies during the Invasion of Italy (1943) and the Liberation of Western Europe (1944/45), assessing damage to local monuments and artifacts and even providing temporary repairs. The Monuments Men and Women, as they came to be known, were also consulted during battle preparation so that pilots could avoid damaging important cultural sites during Allied bombing campaigns. After the war, many of the men and women who had served in the MFAA section stayed behind to locate and unearth the dozens of hidden caches throughout central and western Europe which contained priceless cultural treasures stolen by the Nazis, or, in some cases, legitimately evacuated from museums to safeguard them from the destruction of war. The Monuments Men and Women also coordinated the subsequent restitution efforts and, by 1951, had overseen the return of four million artistic and cultural artifacts to the countries from which they were stolen. Now, over 70 years after the last Monuments Officers left Europe, their mission is continued through the work of the Monuments Men and Women Foundation.
Monuments Men and Women Foundation
Founded in 2007 by author and philanthropist Robert Edsel, the Monuments Men and Women Foundation spent its first decade in operations raising awareness about the heroes’ service to ensure that they received the honor and recognition they deserved. The Foundation was instrumental in the awarding of the Congressional Gold Medal–the highest civilian honor bestowed by the United States–to the men and women of the Monuments, Fine Arts, and Archives section in 2015. Through a partnership with the National World War II Museum, the Foundation has made its incomparable archives and artifacts accessible to students and scholars around the world, and in 2023, the first ever Monuments Men and Women Gallery will open at the Museum’s new Liberty Pavillion.
In recent years, the Foundation has continued its work in honoring the service of the Monuments Men and Women, while also turning towards longer-term goals. Part of preserving the MFAA’s legacy is continuing their mission, not only by locating and returning artistic artifacts to their rightful owners, but by educating today’s youth about the importance of preserving cultural heritage. The Foundation is developing educational programs that will inform young people about the power, importance, and fragility of our shared cultural heritage, and challenge them to become the Monuments Men and Women of tomorrow.
Current Projects
The Foundation has a number of ongoing projects, all aimed at honoring the Monuments Men and Women and continuing their noble work. In October 2020, the Foundation launched a Membership program that allows the public to support its mission and become involved in its activities. In November 2021, the Monuments Men and Women Foundation Museum Network was established to connect institutions across the world who share a connection to the MFAA. This network gives visibility to the far-reaching impact of the Monuments Men and Women and fosters educational opportunities about their work across the partner institutions. In the ongoing mission to locate and return stolen artifacts, the Foundation has established a claims database on its website which is dedicated to profiling specific claims of families seeking objects taken away from them/their heir(s) during WWII. Most recently, the Foundation has adapted its “Most Wanted” list of missing works of art and cultural objects into a deck of playing cards titled WWII Most Wanted Art. The purpose of the deck is to raise awareness about the many priceless artworks that remain missing, and encourage those who may have information about their whereabouts to come forward. The deck is available for retail and wholesale purchases on the Foundation’s website, and will soon be sold at museums in the US and Europe. Each of these projects is part of the broader mission of the Foundation to restore cultural property, educate the public about its importance, and preserve the heroic legacy of the Monuments Men and Women.
La Monuments Men and Women Foundation è un’organizzazione no-profit, creata per sensibilizzare il mondo sul servizio reso dagli uomini e dalle donne della Monuments, Fine Arts, and Archives (MFAA) durante la seconda Guerra Mondiale, per raccontare i loro successi e portare a termine la loro missione incompiuta: restituire le opere d’arte rubate ai legittimi proprietari.